Gli Ute meridionali, una delle più ricche comunità di indiani d’America del sud del Colorado, cercano l’oro verde dalla coltivazione delle alghe per produrre biodiesel. Questa tribù, una delle più ricche comunità di nativi americani, ha deciso di cofinanziare, insieme all’Università di Stato del Colorado (Cus), un impianto pilota, battezzato Coyote Gulch, per ricavare combustibile da alghe fotosintetiche riducendo al contempo le emissioni di gas-serra.
ATTENZIONE ALLA CATENA ALIMENTARE
Si tratta, per il momento, di tre bacini d’acqua nella loro riserva dove sono stati piantate le alghe. L’investimento vale oltre un milione di dollari in apparecchiature e finanzia per un terzo il capitale da 20 milioni di dollari della Solix Biofuels. Sempre fedeli alle loro antiche usanze gli Ute si erano finora rifiutati di ricavare biodiesel da alimenti quali il mais, la colza o la soia per non sottrarli alla catena alimentare umana.
PERCHE’ LE ALGHE
L’investimento sul progetto della Solix Biofuels, invece, soddisfa appieno le loro esigenze. “L’alga è una fonte ideale per produrre biocarburante – sostengono alla Solix – perchè può essere coltivata in climi diversi, usa poca acqua e non toglie terreni all’agricoltura”. Per l’impianto c’è bisogno di terra, CO2 e acqua e la riserva degli Ute si trova proprio sopra uno dei più ricchi campi di gas naturale derivato da miniere di carbone.
Le emissioni di Co2 prodotte dall’industria vengono ”riciclate” per nutrire le alghe e l’eccesso di calore viene usato per riscaldare le vasche di coltura di notte e in inverno. Ad accelerare la crescita delle alghe e diminuire i costi contribuisce poi il fatto che i fotobioreattori sorgono su un altipiano dove il sole splende la maggior parte l’anno e che le alghe vengono coltivate in contenitori di plastica chiusi e allineati verticalmente.
IL RENDIMENTO DELLE ALGHE
Secondo gli esperti, le colture di alghe possono produrre sino a 30mila litri di carburante per ettaro l’anno contro i 220 delle piantagioni di soia e i soli 75 di una piantagione di mais. Produrre sei grammi d’olio di alga costa al momento tra i 10 e i 40 dollari, ma perchè diventi commerciabile occorrerà ridurre i costi a 1 o 2 dollari.
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