Agricoltura biologica: il metodo biodinamico

di Redazione 130 views0

 Se il biologico si diffonde in Europa a partire dal secondo dopo-guerra, il biodinamico nasce dagli studi che Rudolf Steiner, filosofo austriaco e pedagogo (a Milano esiste più di una scuola steineriana) svolse già a metà degli anni Venti.

L’ azienda agricola, nella visione dello studioso, è come un organismo vivente inserito in un contesto – la natura – governato da forze terrestri e cosmiche. Queste ultime causano la crescita delle piante e degli animali, sono determinanti per la fecondazione e la maturazione degli alberi da frutto.
Il buon agricoltore può solo cercare di governare queste dinamiche, senza contrastare quell’ equilibrio che governa l’ universo. La stessa concezione si ritrova in tutta l’ agricoltura naturale, e in particoalre in quella biologica.

IL BIODINAMICO
Il biodinamico, rispetto all’ agricoltura biologica, ha le sue peculiarità, di teoria e di metodo, come l’ impiego di sostanze naturali che non siano soltanto “fisiche” come il compost o il concime, ma anche di carattere “spirituale”.

IL PASSAGGIO AL BIODINAMICO
Anche per passare al biodinamico esiste un periodo di conversione, più breve se l’ azienda applica già il metodo biologico. In Lombardia sono meno di una decina le aziende certificate Demeter-Associazione Italia. Se trovate questo marchio su un prodotto (scritta bianca in campo arancione, sottolineata di verde= significa che arriva da un’ azienda di metodo steineriano.

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