Tutti conoscono le foglie dell’ edera, a tre o cinque lobi, colorate di verde acceso oppure scuro, più o meno screziate di bianco, giallo, crema e rosa, secondo la varietà. I suoi rami, particolarmente vigorosi, si arrampicano facilmente su qualsiasi supporto, mentre, se coltivate in interno, si lasciano spesso ricadere.
LA POSIZIONE
L’ edera sta bene sia in piena luce sia a mezz’ ombra. Si adatta anche a un ampio spettro di temperature, da un minimo di 5-10°C fino a 20-22C°. Le varietà screziate esigono più luce e più calore.
LE CURE
In promavera e in estate bagnate con moderazione e, ogni due o tre settimane, fate dei modesti apporti di fertilizzante ordinario.
In inverno invece bisogna essere più parsimoniosi con l’ acqua, soprattutto se l’ ambiente è fresco e la luce debole.
COME CONSERVARLA
Non bisogna mai temere di tagliarla, se necessario, quando i fusti appaiono deboli oppure sguarniti; ogni taglio è l’ occasione per rinnovare la pianta e per ottenere talee di facile arricchimento.
Se necessario, si può rinvasare la pianta in primavera, utilizzando un terreno ordinario.
GLI EVENTUALI PROBLEMI
Se l’ ambiente è particolarmente caldo e asciutto, l’ edera può essere attaccata dal ragnetto rosso. In questo caso è sufficiente nebulizzare il fogliame con dell’ acqua dolce, oppure porre il vaso su un letto di ghiaia mantenuta umida.
UN FOGLIAME PREZIOSO
La varietà di edera dalle foglie piccole si prestano a delle composizioni particolarmente belle con piante dal fogliame o con specie da fiore. E’ anche possibile creare delle composizioni formate da edere di diversa varietà e colore.
Fonte: Piante in casa – Ed. Sprea