Fare il compostaggio naturale dei rifiuti organici sembra essere una cosa di lusso, solo per chi può permettersi una casa con giardino… niente di più falso. Se avete un giradino o anche solo un terrazzo o un ampio balcone, potete facilmente ricavare il vostro piccolo composter.
COME FARE UN COMPOSTER
Rete metallica, stecche di legno, contenitori di plastica grandi si prestano bene a costruire la gabbia dove depositare i vostri rifiuti “umidi” e gli sfalci del giardino.
Perché i microrganismi e gli insetti che si trovano naturalmente nell’ ambiente possano lavorare trasformando i nostri rifiuti in terriccio, è necessario che il composter, oltre a essere costruito in modo da garantire il passaggio dell’ aria all’ interno, abbia una parte aperta e a contatto diretto con la terra.
E CHI NON HA IL GIARDINO?
Se avete a disposizione solo il terrazzo, provvedete a sistemarlo in una cassetta o in un grande vaso pieno di terra dove magari avrete “seminato” dei lombrichi. Se non riuscite a raccoglierne in un prato, si trovano vivi nei negozi che vendono esche da pesca.
COSA METTERE NEL COMPOSTER
Si prestano al compostaggio tutti gli scarti da cucina (tranne gli oli esausti delle fritture), le carte e il cartone non trattati con inchiostri, pigmenti o patinature tossici, le lettiere degli animali domestici se fatte di segatura, gli scarti del giardinaggio se non intaccati da pesticidi o diserbanti.
Fonte: Cura naturale della casa, di Garzena – Tadiello – Edizioni FAG