La particolare robustezza dell’ Aspidistra (Aspidistra elatior) ne fa una delle specie più indicate per gli ambienti più difficili. In grado di sopportare il fumo, l’ inquinamento cittadino, una scarsa luminosità e anche annaffiature rade.
Questa pianta si sviluppa a partire da un rizoma orizzontale da cui crescono delle lunghe foglie verdi lucide di circa 60-80 centimetri per lunghezza.
Può anche fare dei fiori, quasi invisibili, a livello del suolo. La varietà “variegata” è caratterizzata da un fogliame striato di bianco; chiede una maggiore luminosità per la coltivazione e un terriccio povero di elementi nutritivi.
LA POSIZIONE
L’ Aspidistra non teme che il pieno sole e perciò si sviluppa meglio nelle posizioni in ombra. In inverno preferisce un ambiente piuttosto fresco (12-15°C), ma si adatta facilmente anche ai locali caldi, dove l’ atmosfera è abbastanza asciutta.
LE CURE
Durante il periodo della crescita va annaffiata con moderazione, mentre durante l’ inverno l’ acqua va ridotta al minimo. Evitate in ogni caso l’ umidità stagnante nel sottovaso. A partire dalla primavera e per tutta l’ estate, ogni due tre settimane, è bene aggiungere un fertilizzante di tipo ordinario per piante verdi alla normale acqua delle annaffiature.
COME CONSERVARLA
Non ha praticamente bisogno di nulla: bisogna solo evitarle l’ esposizione in pieno sole e l’ eccesso di acqua. A primavera la pianta va rinvasata utilizzando un terriccio di tipo ordinario, ma solo se il vaso in cui è contenuta si dimostra effettivamente piccolo.