Anche l’alta moda punta alla sostenibilità: l’esempio di Gucci

di Redazione 1.326 views0

Adottare delle pratiche che si possano considerare realmente sostenibili è diventato ormai l’obiettivo delle grandi aziende, come Gucci, ma non solo. Questo approccio è entrato a far parte anche di un settore in cui, effettivamente, l’attenzione nei confronti dell’ambiente dovrebbe sempre essere alta ma per molti anni non è stato così.

Parliamo dell’alta moda e delle maison di lusso, che oggi hanno iniziato a sposare la causa della sostenibilità. Uno dei migliori esempi in tal senso arriva da un brand tutto italiano: Gucci, che non ha solo mantenuto la promessa di ridurre il proprio impatto ambientale, ma lo ha fatto con ben quattro anni di anticipo.

Anche il fashion luxury dunque è ormai sempre più attento all’ambiente e questo è un fattore estremamente positivo. Non si punta più solo all’estetica e all’apparenza, ma anche a quello che c’è dietro a ogni capo, in termini di materiali, tessuti e metodi di produzione.

Gucci è il luxury brand amatissimo dai VIP e non solo

Gucci rimane uno dei marchi d’alta moda made in Italia più amati di sempre, e con questo passo in avanti si è reso portavoce di una filosofia che non può che fargli onore.

 Un brand che anche nel 2021 ha riscosso un successo enorme: chi non ha sognato di poter indossare le espadrillas Gucci questa estate? Certo, sempre di alta moda stiamo parlando e non tutti decidono di fare questo passo per un paio di scarpe o per un abito. Ma sicuramente chi decide di fare questa scelta non si tira indietro di fronte a un capo firmato Gucci!

Adesso, con il suo impegno nei confronti della sostenibilità ambientale il luxury brand ha conquistato ancora più terreno. Sono diversi i VIP che hanno scelto Gucci proprio per questo motivo, perché d’altronde indossare un capo sostenibile al giorno d’oggi è un vero e proprio vanto, di cui andare decisamente fieri.

Gucci ha ridotto l’impatto ambientale del 44%

Gucci ha condiviso di recente il suo primo Impact Report, che rientra nel più ampio progetto Equilibrium e che illustra i traguardi raggiunti dal brand d’alta moda a oggi. Sono dunque i dati che parlano e dobbiamo proprio ammetterlo: in quanto a sostenibilità il marchio fiorentino merita davvero un applauso.

L’impatto ambientale totale è infatti stato ridotto del 44%, mentre per quanto riguarda nello specifico le emissioni di gas serra, si è arrivati a un -47%. Risultati che nel progetto di Gucci si dovevano raggiungere entro il 2025 e che quindi sono stati ottenuti con ben quattro anni di anticipo.

L’impegno dell’azienda però non si esaurisce di certo qui: Gucci punta a diventare il luxury brand italiano più sostenibile anche se a dire il vero lo è già adesso. La speranza è che sia da esempio per tutte le altre aziende del settore, che dovrebbero comprendere appieno i vantaggi derivanti da una filosofia sostenibile e sposare questa causa.

Gli stessi clienti sono sempre più attenti a questi aspetti e nel prossimo futuro quello che adesso è considerato un trend sarà la normalità. Ridurre l’impatto ambientale, come già ha fatto Gucci, significa fare la differenza.

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