Pensare green: l’ecologia nella vita di tutti i giorni

di pask 1.002 views0

Gli effetti del riscaldamento globale ormai sono sotto gli occhi di tutti, mentre gigantesche isole di plastica galleggiano in mezzo agli oceani e le risorse energetiche tradizionali rischiano di esaurirsi. L’attenzione della politica e delle grandi industrie verso l’ecologia è diventata indispensabile. Come semplici cittadini, alle volte ci si sente impotenti davanti a quello che sembra essere un inesorabile declino del pianeta.

In realtà, la necessaria inversione di tendenza non si attua soltanto con il cambiamento dei massimi sistemi, ma anche attraverso gli sforzi dei singoli. La nascita di una “filosofia” più etica e sostenibile è supportata anche da teorie che riguardano l’ecologia umana, che interpreta il problema da una nuova prospettiva. Non è solo la Terra a soffrire per lo sfruttamento delle sue risorse, ma anche l’uomo, in quanto parte di essa e del suo ecosistema.

Piccoli comportamenti sostenibili: dallo shopping al riciclo

Prendersi cura dell’ambiente significa anche usare consapevolmente le sue ricchezze e, di conseguenza, non sprecarle. Non importa quanto le case o gli appartamenti siano piccoli oppure spaziosi: spesso si tende a comprare oggetti, vestiti e beni di ogni tipo anche se non strettamente necessari. C’è chi predilige i gadget elettronici, chi i vestiti, chi gli accessori per la casa. Ognuno ha un suo settore/feticcio al quale non sa resistere e che risulta perfetto per le proprie “sedute” di shoppingterapia.

Nonostante non ci sia niente di male a concedersi qualche acquisto, un eccessivo accumulo di cose dentro i luoghi dove si abita, porta ad una riduzione non solo dello spazio fisico, ma anche di quello mentale. Secondo il minimalismo, infatti, gli oggetti di cui abbiamo veramente bisogno non poi così tanti.

La tecnica per disfarsi dei vestiti in eccesso, ad esempio, è particolarmente semplice: è sufficiente eliminare tutto ciò che non si indossa da almeno due anni. Avendo cura, ovviamente, di riciclare tutti i capi ancora in buone condizioni, sia attraverso app per la compravendita dell’usato che, più semplicemente, regalandoli ad associazioni benefiche.

Per sfoggiare un look sempre perfetto in ogni occasione, d’altronde, non serve avere l’armadio colmo di vestiti. L’eleganza senza compromessi segue ormai la lezione minimal anche nelle collezioni delle grandi firme. Perciò, largo ai tessuti naturali, alle tinte unite e alle linee sobrie. Meno abiti, e più cura nella scelta dei brand che promuovono una produzione secondo principi di etica del lavoro.

Pensare green

Lavoro, benessere e divertimento per ritrovare l’armonia

Se il lavoro da remoto è un modo per ridurre le spese – e quindi i consumi – relativi agli spostamenti, è anche un’occasione per ripensare la gestione del proprio tempo. Le giornate possono essere ricche di impegni, riunioni e briefing, ma la vita comprende anche la cura di se stessi e della propria famiglia. Con una più attenta pianificazione degli orari, è possibile riuscire nell’impresa di arrivare fino a sera senza caricarsi di stress.

Il benessere del corpo può passare attraverso una più consapevole scelta dei prodotti, preferendo tutti quei trattamenti, creme o cosmetici la cui produzione è in linea con il rispetto dell’ambiente, sia per quanto riguarda gli ingredienti usati che per le tecniche di testing.

La salute del mondo in cui viviamo si riflette sul nostro corpo e animo. È su questa base che in Ungheria è nato addirittura un resort immerso nella natura con una vasta offerta di attività divertenti, tutte rigorosamente a impatto zero.

Per trascorrere qualche momento facendo qualche giro di slot, anche chi frequenta i casinò può trovare valide e divertenti alternative nelle app e nei siti dedicati che offrono questa tipologia di passatempi in modalità virtuale, attraverso piattaforme comunque sicure ed affidabili, senza bisogno di dover consumare tempo e carburante per recarsi in locali lontani.

E se proprio non si vuole rinunciare ad un viaggio con tutti i comfort di un hotel, meglio scegliere quelli che hanno deciso di eliminare l’eccessivo uso di plastica, sia nei kit usa e getta destinati agli ospiti, che negli arredi e negli accessori. Quella delle “vacanze green” è una tendenza che individua nei soggiorni a contatto con la natura, lontane dal turismo di massa, un modo per ritrovare un equilibrio troppo spesso minato dall’alienazione del vivere in città.

Pensare green

Passeggiate che fanno bene al territorio

Chi vuole fare esperienza di sport sostenibile può unirsi a uno dei tanti gruppi che, periodicamente, organizzano vere e proprie missioni per ripulire dai rifiuti i parchi cittadini e le aree verdi. Non si tratta di attività che si limitano ai centri cittadini. Anche in montagna, purtroppo, i sentieri più battuti vengono deturpati da bottiglie e lattine vuote, pezzi di plastica e altri oggetti, segno del passaggio di esemplari della specie umana alla ricerca di panorami da postare sui social, ma che non hanno alcuna cura del territorio e della flora e fauna che lo abitano.

Un discorso a parte meritano i mari e le spiagge che, soprattutto nel periodo estivo, sono sotto i riflettori della cronaca, sia per quanto riguarda l’afflusso di turisti che per l’inquinamento dell’acqua, che in alcune zone può causare il divieto di balneazione, con terribili ripercussioni anche sulla fauna marina. È ovvio che un problema così serio si deve risolvere con lo sforzo comune che risolva una volta per tutte il problema del troppo utilizzo della plastica, e quindi del suo smaltimento.

Tutti, però, possono fare la propria parte. È sempre più diffusa, grazie anche ad iniziative di organismi come il WWF, l’attività di ripulire le spiagge da piccole ma pericolosissime plastiche e spazzatura, come mascherine igieniche usate, tappi e mozziconi. Prima o poi, ciò che si trova sul bagnasciuga, finisce nel mare, compromettendo ulteriormente l’habitat della fauna marina. Non solo le spiagge che frequentiamo saranno più pulite, ma è anche un ottimo modo per sensibilizzare chi le frequenta a diventare parte della soluzione e non del problema.

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