Non sono per niente rosee le previsioni per la salute del pianeta Terra nel ventitreesimo secolo. Secondo un articolo di tre ricercatori inglesi e statunitensi uscito sulla rivista Nature Communications, nel caso in cui le emissioni di CO2 non diminuiscano e gli accordi sul clima di Parigi non siano rispettati, il futuro della Terra sarà molto in pericolo.
I climatologi partono da un’indagine sul lontano passato del nostro pianeta, affermando che la temperatura storica media del pianeta (14°C) è stata di circa 31°C maggiore rispetto a quella che sarebbe se la Terra potesse contare solo sul sole per riscaldarsi. E’ stato dunque un benefico effetto serra naturale che ha permesso alla vita sul pianeta di affermarsi. In assenza di atmosfera, senza i gas sera che intrappolano il calore, la temperatura della Terra sarebbe di -17°C.
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Lo studio del passato serve a fare qualche previsione per il futuro, in particolare per la situazione che il pianeta potrebbe vivere tra un paio di secoli se gli uomini continueranno a produrre anidride carbonica con le loro attività e con l’inquinamento. Secondo gli studiosi, dato per scontato che il sole aumenterà ancora il suo irraggiamento alla fine di questo secolo la temperatura sulla Terra sarà simile a quella del periodo dell’Eocene (da 56 a 34 milioni di anni fa), In quell’era le foreste arrivavano quasi fino ai Poli e la temperatura media terrestre era di circa 8 °C superiore all’attuale.
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E se andiamo avanti fino a 2250, secondo lo studio l’anidride carbonica potrebbe ritornare ad essere in atmosfera pari a quella di 420 milioni di anni fa, cioè circa 2.000 parti per milione che, insieme alla maggiore attività solare, potrebbero comportare un aumento tale della temperatura da rendere impossibile la civiltà, almeno per come la conosciamo noi.