Si parla tanto di pericolo legato ai cambiamenti climatici ed ecco che a mettere benzina sul fuoco è il nuovo rapporto di Oxfam, Disuguaglianza climatica, che rende pubblici nuovi dati legati alle emissioni di gas nocivi da parte dei paesi poveri e di quelli invece molto avanzati. E i dati evidenziano un aspetto: solo il 10% dei cambiamenti climatici sono provocati dai paesi cosiddetti poveri, che sono anche però i primi a risentire degli effetti negativi di tale fenomeno.
I cambiamenti climatici (effetto serra in primis) sono invece causati per la maggior parte dai paesi ricchi, così come si evince dal rapporto sopra indicato.
Il 10% della popolazione più ricca del pianeta è responsabile del 50% delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, mentre la metà più povera della popolazione mondiale – circa 3,5 miliardi di persone – ne produce solo il 10%, pur essendo la prima vittima di alluvioni, siccità e altri cataclismi legati agli effetti dei cambiamenti climatici
► CAMBIAMENTI CLIMATICI, ITALIA IN PRIMA LINEA
Il rapporto di Oxfam sfata uno dei miti degli ultimi tempi che vorrebbero i paesi in via di sviluppo principali responsabili dei cambiamenti climatici. Non sarebbe così, almeno da quanto sottolineato dal rapporto.
Sebbene infatti si registri un crescente e più rapido aumento del livello delle emissioni nei Paesi emergenti, ciò è in gran parte attribuibile alla produzione di beni consumati in altri paesi: pertanto, il livello di emissioni dovuto ai modelli di consumo della maggior parte dei cittadini di questi paesi è ancora di gran lunga inferiore a quello generato dai cittadini dei Paesi più sviluppati
Lo studio di Oxfam è stato condotto da Lucas Chancel e Thomas Piketty, co-autori di Carbon and Inequality from Kyoto to Paris, della Paris School of Economics e da Mary Robinson, presidente della Mary Robinson Foundation–Climate Justice
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