Cucina ebraica e alimentazione biologica in due libri presentati nel Padiglione Israele per Expo2015: e quale migliore occasione, se non quella della esposizione universale che ha aperto i battenti lo scorso Primo Maggio, per puntare i riflettori sulla importanza delle tradizioni culinarie locali?
D’altronde da sempre l’alimentazione riveste un ruolo molto delicato e importante ed è uno degli strumenti attraverso cui farsi conoscere. La via più immediata per arrivare laddove sembrerebbe difficile, grazie al gusto e a una attenzione tutta particolare per la cucina e gli ingredienti. Ed è proprio questo l’obiettivo di Expo2015 che ha aperto le porte alla presentazione di due libri ben distinti: il primo che punta sulla importanza di una alimentazione bio per la salute dell’organismo, il secondo che mira a fare conoscere i sapori particolari di una cucina ebraica che troppo spesso viene sottovalutata nel resto del mondo.
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Le diversità convergenti di Elena Toselli mira a diventare una sorta di guida per navigare nel vasto mondo della alimentazione bio mentre (Non) si può avere tutto di Nemni Gheula si impegna nello svelare abitudini alimentari della famiglia ebraica media. Insomma due libri (se vogliamo) molto diversi tra di loro ma che concorrono a fare conoscere l’alimentazione biologica ebraica e tutti i suoi vantaggi in una cornice appunto come quella di Expo2015 dove il cibo riveste il ruolo di protagonista.
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