Fields of Tomorrow, ovvero I Campi del domani: è questo il tema su cui verte il padiglione di Israele al prossimo Expo2015 che prenderà il via a Milano il 1° maggio. Occhi puntati quindi sulle tante innovazioni in tema di agricoltura che sono state elencate anche dall’ambasciatore d’Israele, Naor Gilon, in una nota all’agenzia di stampa Adnkronos.
All’Expo 2015 Israele si presenta con un padiglione dedicato alle tradizioni della terra del latte e del miele ma anche alle più avanzate tecnologie sostenibili in agricoltura e alimentazione
Particolare anche l’allestimento scelto per il padiglione di Expo2015, con una parete lunga 70 metri e alta 12 con fiori colorati che spiccano e cambiano con il passare delle stagioni. Il padiglione, diviso in 4 aree per un totale di 2369 metri quadri, è stato progettato dall’architetto David Knafo. La scelta del Vertical Planting (ovvero del costruire in verticale) non è casuale, è solo la rappresentazione concreta di quello che questo Paese ha fatto (e continuerà a fare) per ottimizzare risorse e ottenere i migliori risultati.
Sì, perché è facile capire come costruire in verticale consenta di risparmiare spazio e risorse senza rinunciare a ottenere i risultati prefissati. Entrando nel padiglione Israele, insomma, si potrà capire fin da subito di che cosa si tratta: si sfrutta l’altezza con strutture che si issano verso il cielo e consentono poi, nella realtà delle cose, di ottimizzare lo spazio necessario per i vari tipi di coltivazione. Ed è proprio in materia di coltivazione che Israele ha raggiunto i risultati migliori, riuscendo a trasformare il terreno desertico e quindi non fertile in territorio coltivabile. Una impresa che in sette anni ha portato questo Paese a essere considerato uno dei leader nel campo della innovazione e della scienza.
Photo credits | Sito ufficiale Expo 2015