Dalla Cina arrivano spesso storie davvero bizzarre, oltre alle tante inquietanti sull’inquinamento spesso stratosferico raggiunto in alcune zone del paese. Tra queste storie troviamo la recente scoperta, da parte di un bambino, che nello zoo cinese di Louhe nella provincia di Henan il leone africano era stato sostituito con un cane.
In Cina, è innegabile, il mercato della contraffazione è molto attivo, ma questa volta la storia non riguarda qualche famoso brand estero, bensì un leone. Alla scritta Leone Africano nella gabbia dello zoo di Louhe, infatti, i passanti potevano osservare uno splendido esemplare di mastino tibetano, che tuttavia era ben lontano dal ruggire.
I responsabili sono finiti, come è facile immaginare, al centro dei riflettori e lo loro risposte sono piuttosto curiose. A detta dei responsabili della zoo di Louhe, infatti, il mastino tibetano sarebbe stato spostato “per motivi di sicurezza” nella gabbia del leone, temporaneamente assente perché impegnato nella riproduzione. Certo la spiegazione è piuttosto bizzarra, e in tutto questo occorre anche pensare che il cane-leone non era l’unico esemplare fuori posto nello zoo.
In seguito infatti si è scoperta anche una volpe bianca nella gabbia dedicata al leopardo (anche lui temporaneamente assente per motivi di riproduzione, stando ai responsabili) e un altro cane nella gabbia delle volpi. La storia ha fatto il giro del mondo e il dirigente dello zoo di Louhe nella provincia di Henan si è ritrovato a dover rispondere anche a domande della Cnn. In questo caso l’uomo ha spiegato che gli animali erano stati inseriti nelle gabbie sbagliate “per diversi motivi” e che sarebbero stati rimessi al giusto posto entro poco (se giorni o settimane non è dato sapere).
Certo, l’aspetto effettivamente leonino dei bellissimi mastini tibetani continua ad alimentare il sospetto di un maldestro tentativo di rimpiazzo.
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