Oltre alla Grecia, anche la zona del Pacifico oggi ha tremato: sono state avvertite alcune scosse, fino a all’intensità di 5,1 della scala Richter, a tremare è anche Città del Messico.
A Città del Messico in particolare, gli edifici hanno tremato così tanto da spaventare la popolazione, la scossa è stata avvertita in maniera nitida anche se l’epicentro è stato individuato a 300 km di distanza, a Xochistlahuaca. Il terremoto ha colpito anche le isole Vanuatu, un’altra zona non estranea ai pericoli sismici.
Le scosse continuano da circa 48 ore, con la registrazione di due eventi di magnitudo 5.0 e 4.4 che hanno coinvolto anche le isole Loyalty (magnitudo 5.0 e 5.7); lo scorso 4 agosto anche il Giappone è stato colpito da una scossa di terremoto, rilevata a Nord del Paese e di magnitudo 6, ma che non ha avuto gravi conseguenze, non è stato nemmeno lanciato l’allarme tsunami nè tantomeno anomalie per quanto riguarda il nucleare, nella zona di Fukushima devastata dal terremoto di due anni fa.
Ma anche i sismografi italiani registrano scosse, anche se di piccola entità: una di magnitudo 3 è stata rilevata nella zona di Assisi, con epicentro tra i comuni di Nocera Umbra e Valtopina.
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