In Italia, secondo l’indagine Ecosistema Urbano di Legambiente, i cittadini italiani usano sempre meno l’autobus, nonostante la crisi. I dati variano da città a città, ma gli incrementi spesso sono clamorosamente contenuti e in altri casi si è propriamente in declino. Aumenta l’uso di bici e anche le piste ciclabili, ma siamo lontani dai tanti esempi virtuosi di altre città europee.
In Italia i mezzi pubblici vengono usati di meno, col passare degli anni. Il quadro complessivo parla di 84 viaggi l’anno per abitante nel 2011 contro i 97 del 1994. Si diffondono le auto, certo, ma ci si sarebbe aspettati dati molto migliori. Si pensi alle situazioni di alcune grandi città come Roma e Milano che dal 2003 a oggi vedono un incremento, nonostante tutti i problemi di traffico e la crisi, estremamente modesto: per la prima si è passati da 499 viaggi a 519, per la seconda da 404 a 456.
Dal quadro di Legambiente emergono comunque dati positivi in relazione alle polveri sottili per quanto riguarda alcune città. In termini non assoluti, abbiamo Bari, Bologna, Firenze, Napoli, Padova, Roma, Venezia e Verona che, comunque sia, vedono calare chi più chi meno i valori medi annui col passare del tempo.
Per quanto concerne le bici, come è noto le loro vendite hanno sorpassato quelle delle auto, ma nonostante questo le città restano arretrate. Legambiente ha stimato, e questo rende bene l’idea del gap che ci separa dalle migliori città europee, che Helsinki, Stoccolma e Hannover arrivano a eguagliare per lunghezza di piste ciclabili tutti e 104 i capoluoghi italiani. Per quanto riguarda la mobilità ciclistica c’è ancora molto, moltissimo da fare e purtroppo anche per quanto riguarda le isole pedonali la situazione mostra un’evoluzione tutt’altro che entusiasmante. L’estensione procapite di queste è passata da 0,20 a 0,34 metri quadrati per abitante, mentre gli abitanti, naturalmente, sono aumentati a loro volta.
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