Il verde urbano in Italia è ancora poco, ed è allarmante il fatto che di recente scarseggino i lavori a riguardo. Insomma, è evidente che negli ultimi tempi non ce ne stiamo curando abbastanza. Il Nord Est è la zona più green, il Nord Ovest decisamente meno, con Torino che si dimostra un caso anomalo.
L’importanza del verde urbano nell’epoca in cui l’urbanizzazione è ormai una caratteristica fortemente stabilizzata della nostra società è enorme. Gli studi in merito potremmo dire che addirittura si sprecano: dal logico miglioramento della qualità dell’aria ai benefici apporti psicologici per la popolazione, si è tutti concordi nell’attribuirgli una grande importanza. Ma le città italiane ancora non brillano per gli spazi verdi, e in certe zone la situazione è particolarmente preoccupante.
L’Istat ha dedicato un approfondimento a questo tema, in cui si chiarisce che la situazione, al 2011, vede 30,3 mq di spazi verdi per abitante, in media, per i capoluoghi di provincia. Non si tratta di dati particolarmente buoni, si potrebbe fare decisamente di più, e magari andando a incidere sulle città e sulle zone che sono maggiormente prive di verde urbano. Se infatti il Nord Est d’Italia si presenta molto bene, con ben 45,4 mq per abitante, il Nord Ovest al contrario si presenta malissimo.
La media del verde urbano pro capite nel nord ovest è di 24,3 mq, dato che scende ulteriormente per gli abitanti di Torino, città che vede una situazione estremamente particolare, con i suoi 21 mq per abitante, ma con, al contempo, il 14,6% di densità del verde rispetto alla superficie totale, dato per il quale è prima tra i grandi comuni. Ovvero, il verde non manca affatto, ma la popolosità del capoluogo è tale da renderlo, a un indice pro capite, troppo poco.
Emilio Soave, vicepresidente di Pro Natura, si è soffermato sulla problematica dei lavori non effettuati in tempi recenti:
Il punto critico è che non ci sono aree verdi di realizzazione recente, non si è incrementata in modo significativo l’estensione. Nonché, nella dotazione del verde si includono spazi che dal punto di vista della fruizione hanno poco di ambientale, come le aree verdi dei cimiteri o degli impianti sportivi; un verde non libero, insomma.
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