E’ possibile muoversi in maniera sostenibile anche in un posto grande come New York? Anche nella Grande Mela parte il primo servizio di taxi elettrico, un servizio voluto dal sindaco Bloomberg in collaborazione con la Nissan.
I taxi sono uno dei simboli più noti di New York, non c’è un film ambientato in città in cui uno dei protagonisti non ne insegua uno per strada. Adesso anche i taxi newyorchesi diventano sostenibili, con l’inaugurazione del primo servizio taxi elettrico (che hanno già debuttato a Roma, Amsterdam, Tokyo e in Cina).
Per il momento si tratta solo di un servizio sperimentale, composto da sei Nissan Leaf. Il progetto durerà un anno, per testare la mobilità con mezzi elettrici all’interno di una città così grande e caotica, cercando di unire l’alta mobilità dei taxi normali con la necessità di ricaricare quelli elettrici. Nissan Leaf ha a disposizione tre stazioni di ricarica, le macchine sono a emissioni zero (con 20 minuti di ricarica il veicolo arriva all’80% di economia e può percorrere fino a 130 km).
Il primo vantaggio evidente del taxi elettrico, così come di un’auto elettrica in genere, è il risparmio sul carburante, oltre a quello di abbattere totalmente le emissioni. L’obiettivo del sindaco Bloomberg è quello di preparare il terreno per far sì che entro il 2020 almeno un taxi su tre a New York sia elettrico, nel corso di questi anni anche la città dovrà adattarsi a questo tipo di esigenza e creare più stazioni di ricarica.
Michael Bloomberg è un personaggio molto attivo dal punto di vista della sostenibilità e del rispetto ambientale, infatti è anche il Presidente del C40 Climate Leadership Group, in cui sono riunite le più grandi città al mondo con l’intento di creare e condividere soluzioni a basso impatto per migliorare in futuro. Il sindaco di New York è uno dei principali esponenti della lotta al cambiamento climatico e punta in particolare sulla ricerca per poter trovare le soluzioni più adatte per un futuro più sostenibile.
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