Non solo api, i pesticidi usati in agricoltura sono nocivi anche per gli uccelli. Greenpeace ha già denunciato la moria di api che si sta verificando in molti Paesi europei, ma la situazione è ancora più grave.
I neonicotinoidi sono al primo posto nella lista delle sostanze più nocive e tra gli impollinatori a rischio non ci sono solamente le api. Come se la situazione non fosse già abbastanza preoccupante, è emerso che l’impatto è ancora più esteso e dall’American Bird Conservancy spiegano:
Persistenza, solubilità, tossicità e mobilità dei pesticidi costituiscono una minaccia unica, in particolare per gli ecosistemi acquatici, dove il deflusso agricolo può causare danni permanenti alle popolazioni acquatiche di invertebrati e di tutti gli organismi che dipendono da loro per il cibo.
A rischio ci sono anche gli uccelli e i piccoli mammiferi, specialmente quando questi si nutrono dei semi delle piante, che sono ancor più ricchi di pesticidi. L’imidacloprid è il più nocivo per gli uccelli. I neonicotinoidi invece creano danni al sistema nervoso e possono rimanere nel suolo fino a due anni, oltre ad essere solubili in acqua. La denuncia di Greenpeace è molto chiara, i Governi devono prendere provvedimenti per eliminare l’uso di pesticidi altamente nocivi per gli impollinatori e incentivare la ricerca per realizzare pesticidi ecologici.
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