Ilva, il Gip dispone la vendita dei beni sotto sequestro

di Redazione 161 views0

 Ilva, il Gip di Taranto Patrizia Todisco ha accolto l’istanza della Procura e ha disposto la vendita dei beni posti sotto sequestro. I custodi hanno presentato una relazione in cui si conferma che i beni potrebbero deteriorarsi, da qui la decisione del Gip.

Il Gip di Taranto Patrizia Todisco ha disposto la vendita dei beni sotto sequestro dell’Ilva: la decisione arriva poco dopo che la Corte Istituzionale ha dichiarato inammissibili i ricorsi per conflitto di attribuzione tra poteri dello stato tanto per quanto riguarda la legge 231, nota come legge Salva-Ilva, tanto per quanto concerne la legge di conversione attuata dal parlamento italiano. Il Gip ha deciso di disporre la vendita in seguito agli accertamenti dei custodi giudiziari, che hanno confermato in una relazione che i beni finiti e semilavorati dell’Ilva andrebbero effettivamente incontro a deterioramento in caso di sequestro prolungato.

I beni sequestrati dell’Ilva saranno quindi venduti: si parla di circa un milione e 700 mila tonnellate di merce, per un valore di poco inferiore agli 800 milioni di euro (stime dei custodi giudiziari). La notizia non giunge inattesa poiché in molti avevano parlato della possibile vendita dei beni ma senza che il ricavato fosse poi effettivamente passato nelle mani dell’Ilva. E difatti il Gip Patrizia Todisco ha ricordato che “permane il vincolo cautelare” sui beni sequestrati lo scorso 26 novembre. I soldi ricavati dalla vendita della merce andrà infatti ad alimentare un deposito che potrà poi essere utilizzato per il risanamento dell’Ilva in ottemperanza alle prescrizioni dell’Aia o in altri modi.

La notizia della vendita dei beni sotto sequestro arriva poco dopo che la Consulta si è così espressa in merito ai ricorsi per conflitto di attribuzione tra poteri dello stato:

In data odierna, la Corte costituzionale, con due distinte ordinanze ha dichiarato inammissibili i ricorsi per conflitto di attribuzione promossi dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Taranto in relazione al decreto-legge n.207 del 2012, sia nel testo originario che in quello risultante dalla sua conversione, con modificazioni, nella legge n.231 del 2012, riguardanti le cosiddette vicende Ilva di Taranto.

Ma la battaglia tra Procura e Ilva è lontana dall’esser conclusa. Si aspetta il prossimo aprile, al momento, per l’udienza pubblica sulle questioni incidentali.

Photo Credits | Getty Images

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