In Cina e in particolare a Pechino resta altissimo l’allarme per l’inquinamento. Impennate dei valori delle polveri sottili seguite da lievi cali e poi nuove impennate. Le maschere antismog sono andate a ruba e in certe giornate la maggior parte dei venditori le avevano esaurite. Ora, per il Capodanno che cadrà il 10 febbraio, un invito alla popolazione per il proprio bene: meno botti.
A Pechino l’allarme inquinamento spaventa: i valori pazzeschi registrati nel mese di gennaio hanno portato perfino la stampa ufficiale a chiedere una soluzione. Aria irrespirabile, cittadini invitati addirittura a non uscire di casa, maschere antismog finite presso moltissimi rivenditori, sole spesso oscurato dalla fitta coltre di smog: un vero incubo questo inizio 2013 per i cittadini. Ora arriva una nuova richiesta da parte delle autorità: per il grande Capodanno che quest’anno cadrà il prossimo 10 febbraio gli abitanti della capitale cinese sono invitati a limitare fortemente l’uso di petardi, botti e fuochi d’artificio. Un responsabile del comune di Pechino, come riporta l’agenzia stampa Xinhua, ha dichiarato:
Per migliorare la qualità dell’aria e creare un ambiente favorevole per voi e la vostra famiglia, per favore sparato meno fuochi d’artificio
Ora, naturalmente va bene chiedere alla popolazione di ridurre l’inquinamento generato dai festeggiamenti (grandissimi, a Pechino) per il nuovo anno lunare, ma le condizioni della metropoli sono terribili e occorrono, davvero e subito, nuove politiche ambientali. Di pochi giorni fa è la notizia che i problemi respiratori registrati, già notevoli, sono aumentati a Pechino del 20% a seguito dell’ondata di smog asfissiante. E sono i bambini a farne maggiormente le spese, come dimostra il fatto che il 50% dei ricoveri in ospedali pediatrici della capitale riguardano proprio disturbi alle vie respiratorie. Le autorità di Pechino chiedono ai cittadini di non uscire di casa quando i picchi dell’inquinamento raggiungono livelli di estremo pericolo e chiedono loro di limitare i fuochi per il Capodanno. Ancora si attendono, però decisioni di rilievo da parte delle autorità stesse per ridurre l’inquinamento.
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