Oltre alle questione burocratiche legate all’ iter di autorizzazione, le fonti di energia rinnovabile avrebbero ora anche un altro problema ad osteggiarne la diffusione: dover pagare l’ Ici. La tassa che abitualmente si paga sugli immobili riguarderebbe soprattutto gli impianti eolici e fotovoltaici, considerati alla stregua di opifici in categoria D1.
A deciderlo, l’ Agenzia del territorio (con risoluzione n. 3 del 2008) sulla base di una disciplina catastale del 1949. Una situazione analoga a quella delle centrali idroelettriche. A denunciare, per esempio, il pagamento di 150.000 euro all’ anno di Ici per impianto eolico da 36 Mw, è l’ amministratore delegato di Unendo energia, Enrico Bruschi, nel corso del Forum Qualenergia a Roma.
L’ IMPOSTA SULLE ENERGIE PULITE
“Il comune – spiega Bruschi – vuole l’ imposta che va a sommarsi alle royalties per aver accettato di ospitare l’impianto nel proprio territorio“. Per determinare la tassa, dice Bruschi, “si è risaliti al valore catastale in base all’ investimento, con un’ attualizzazione a un certo anno, che è diventata la base su cui si paga tra il 5 e il 7 per mille“.
L’ ECCEZIONE
A Bologna, però, Unendo energia, come conferma Bruschi, può investire in eolico senza pensare all’ Ici: una sentenza di gennaio 2009 della Commissione tributaria provinciale esclude dal pagamento dell’ Ici gli impianti eolici, inquadrabili nella categoria catastale E, cioè immobili con destinazioni speciali e di pubblico servizio, pertanto esenti da Ici. Per il fotovoltaico a terra, la questione, tutt’ ora in discussione, sembra aperta. Da più voci competenti, presenti al Forum, è stato detto che una tassa del genere sarebbe difficilmente sopportabile per il settore.
OPPOSIZIONE TOTALE DI AEPER
La posizione di Aper (Associazioni produttori energia da fonti rinnovabili), riferisce Bruschi, è di “opposizione totale“. Ma sia sull’ eolico che sul fotovoltaico i contorni non sono ben definiti, è per questo che servirebbe “un accordo omogeneo su tutte le fonti rinnovabili“, se si pensa che a fine 2009 si dovrebbe arrivare a circa 80.000 impianti fotovoltaici.