Le risorse idriche nel sud-ovest degli Stati Uniti sono sempre più scarse: la siccità conseguente all’ultima, caldissima estate (a sua volta legata all’aumento delle temperature per il riscaldamento globale) ha determinato gravi penurie d’acqua ed è stata classificata come la più forte degli ultimi 56 anni. Uno studio pubblicato su Nature Climate Change, inoltre, avverte che il problema in futuro si ripresenterà con forza ancora maggiore.
Il riscaldamento globale, il caldo, la siccità e quindi la penuria di risorse idriche: per il sud-ovest degli Stati Uniti un problema di grande rilevanza, che secondo uno studio da poco pubblicato su Nature Climate Change continuerà a interessare la regione anche nei prossimi anni, e con maggior forza. Dopo la terribile estate da poco passata, con una siccità valutata come la peggiore degli ultimi 56 anni, per la regione si parla ora di aumento di precipitazioni sul nord della California e anche nel bacino del fiume Colorado, ma, secondo gli scienziati, l’evaporazione dovuta all’aumento delle temperature sarà superiore, e ciò comporterà ancora siccità. Guai per il sud-ovest degli Stati Uniti, quindi, a ennesima riprova del potere dei mutamenti climatici e della drammatica urgenza di porre un freno al riscaldamento globale.
Il Texas in particolare secondo gli studiosi si troverà in situazioni critiche a causa della congiunta riduzione delle precipitazioni e aumento dell’evaporazione. E la siccità determinerà “un depauperamento molto significativo” delle risorse idriche, secondo gli studiosi. Non bisogna dimenticare inoltre che la zona, assai produttiva sul versante agricolo, se colpita causa anche sconvolgimenti dei prezzi di mercato degli alimenti, come accaduto proprio in seguito alla siccità dell’estate da poco trascorsa. Mentre i grandi del pianeta si riuniscono e continuano a tergiversare non attuando serie politiche di contrasto ai cambiamenti climatici (seppur qualche lieve segno positivo esista) gli studi scientifici continuano a dimostrare che i danni del riscaldamento globale sono già ingenti, saranno sempre maggiori e colpiranno tutti.
Photo Credits | khavez su Flickr