L’inquinamento assume varie forme ed esiste anche quello acustico, ma mai avremmo pensato che potesse aver luogo anche nelle profondità marine. Se si pensa a quelle, la prima cosa che viene in mente è il totale silenzio, e invece non è così.
A causa dell’inquinamento acustico in mare, tantissime balene sono diventate sorde, si tratta di un problema particolarmente grave se si considera che l’udito è il loro unico strumento per muoversi e sopravvivere nelle profondità marine.
A cosa è dovuta questa forma di inquinamento? Trivellazioni, esercitazioni dell’esercito, l’oceano non è più quel posto silenzioso che immaginiamo tutti, perfino i pesci devono fare i conti con i pessimi vizi dell’uomo. A lanciare l’allarme è la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), con una mappa sonora che indica con i colori più accesi i suoni più forti e dannosi.
Le balene sono le prime a fare le spese di questa forma d’inquinamento. Il loro udito, oltre ad essere particolarmente sviluppato, è anche molto delicato e tutto questo rumore perfino in fondo al mare, ha causato problemi ad oltre 250mila esemplari. Numeri spaventosi, balene sorde o che stanno per diventarlo, ma che di certo non potranno guarire.
Il governo degli Stati Uniti dovrebbe prendere provvedimenti in materia, il problema non è stato sbandierato quanto basta da diventare una delle priorità del programma e di mezzo c’è anche l’esercito, è negli oceani che vengono fatte le esercitazioni navali. A questo punto bisogna capire se verranno presi provvedimenti seri oppure no, visto che ormai l’inquinamento acustico fa parte del nostro quotidiano e magari vogliamo rendere partecipi tutte quelle creature che, fino a qualche decennio fa, godevano del perfetto silenzio delle profondità oceaniche, quelle che tanto ci affascinano nei documentari, che viene subito da pensare che solo laggiù ci sia una pace invidiabile. E invece no, non ce n’è più nemmeno per loro.
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