L’inverno si sta facendo sentire, soprattutto in queste settimane, con temperature polari e neve a bassa quota. La stagione per quest’anno ci ha graziati, tra la crisi e l’aumento dei prezzi, il caldo è durato più del previsto ed abbiamo potuto tirare un sospiro di sollievo nel rimandare almeno per un po’ l’utilizzo del riscaldamento.
Ma a dicembre non si può dire no ai termosifoni, il terrore della bolletta è sempre in agguato, ma con alcuni accorgimenti si possono ridurre notevolmente i costi ed anche i consumi, mantenendo comunque un ambiente caldo e confortevole. Ecco alcuni consigli pratici da adottare in casa per risparmiare sul riscaldamento, se ne trovano di diverso tipo: quelli a costo zero e quelli che invece richiedono qualche spesa aggiuntiva per ottenere il risultato desiderato, a voi la scelta!
Manutenzione dell’impianto e piccoli accorgimenti
La temperatura va tenuta sempre tra i 18 e i 20°, non oltre: l’ideale sarebbe mantenerla a 19°, 20° è il limite per i più freddolosi. Mai tenere acceso il riscaldamento nelle ore notturne, i timer moderni permettono flessibilità nella programmazione, quindi è meglio programmarlo nelle ore precedenti il risveglio e nelle ore fredde del tardo pomeriggio e la sera, ma sempre prima di andare a dormire. Per evitare un dispendio inutile, poi, quando si manca per diverso tempo da casa, è sempre meglio spegnere completamente l’impianto e programmare l’accensione per il ritorno.
I termosifoni non vanno coperti con rivestimenti o altro, altrimenti si disperde tanta energia inutilmente. Ovviamente bisogna tenere chiusi gli infissi e approfittare delle giornate buie già dalle 16 in poi per chiudere tapparelle e derivati per non far disperdere il calore. Ovviamente la casa necessita di cambi d’aria, ma per questo bisogna approfittare delle ore più calde, alla mattina e nel primo pomeriggio, ed evitare di farlo quando ci sono i termosifoni in funzione. Se è proprio necessario, 4 minuti sono il tempo ideale.
La manutenzione della caldaia è una parte importante: ogni anno bisogna eseguirne la revisione e bisogna sfiatare i caloriferi, possibilmente prima che entrino in funzione per l’inverno, per evitare che l’aria depositata impedisca loro di riscaldarsi completamente e perdere così energia e calore allo stesso tempo. Nelle stanze inutilizzate è sempre meglio chiudere i termosifoni in modo tale da risparmiare ed evitare di riscaldare stanze vuote, che non servono a nessuno.
Soluzioni che richiedono più costi
Si passa dalle soluzioni a costo zero e ai piccoli accorgimenti, a soluzioni un po’ più costose, ma comunque efficienti. Tra le meno dispendiose, ci sono i pannelli solari e termoriflettenti, il costo si aggira intorno ai 6 €: vanno inseriti dietro il termosifone e riducono la dispersione del calore. Gli infissi sono fondamentali, gli spifferi portano via tantissimo calore, quindi la manutenzione va sempre al primo posto: quando sono difettosi, è sempre bene cercare di isolarli nella maniera più efficiente, fare attenzione anche al cassonetto degli avvolgibili per chi ha le tapparelle. Il materiale isolante va utilizzato anche nelle porte, non bastano i para-spifferi, ma gomma e spugna appositi possono rivelarsi molto utili. I pannelli isolanti si possono utilizzare per le pareti più esposte al vento e al freddo. Per le finestre esiste anche una pellicola trasparente e termoisolante da applicare sul vetro, per chi non può sostenere la spesa dei doppi infissi.
LA NUOVA LEGGE SUL CONDOMINIO E LE REGOLE SUL RISCALDAMENTO
Tra le soluzioni più costose, c’è invece una vera e propria “rivoluzione” dell’impianto di riscaldamento: rinunciare alla caldaia per le energie rinnovabili e quindi l’installazione di pannelli solari, che permettono di ridurre la spesa sul consumo di riscaldamento e di acqua calda. La soluzione più ideale sarebbe l’impianto misto, nella scelta della caldaia conviene non guardare troppo il costo in sé, ma l’efficienza della stessa. Caldaie più costose permettono di consumare di meno, tra le migliori opzioni ci sono quelle a condensazione, che sfruttano anche il calore dei fumi di scarico, il costo è maggiore ma il risparmio successivo sulla bolletta (e quindi a lungo termine) è garantito.
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