Il terremoto sul Pollino che ha colpito Calabria e Basilicata la scorsa notte, ha spaventato seriamente la popolazione, ma secondo il Capo della Protezione Civile Gabrielli non ci sono le condizioni per dichiarare lo stato d’emergenza.
Le scosse sismiche si registrano quotidianamente sulla zona del Pollino, anche se di lieve entità. Quella della scorsa notte è stata di magnitudo 5, ed ha creato anche qualche danno alle strutture. Non si sono stati feriti, purtroppo un uomo ha perso la vita a causa di un infarto, probabilmente spaventato dalle scosse.
In questo file audio possiamo capire meglio cosa è accaduto, grazie alla spiegazione di Gianluca Valensise, esperto sulla sismicità della zona:www.freerumble.com/audio.php?t=audio&id=3850
Qui di seguito riportiamo le parole di Gabrielli:
Non è l’ultima scossa, lo sciame sismico non è concluso per il Pollino, per la Calabria. A Mormanno la risposta all’emergenza terremoto è stata ottima. Quando accadono fatti come questi la gente dà addosso ai sindaci. Qui, invece, la loro reazione è stata estremamente efficiente. L’esperienza dell’Aquila ci ha insegnato che il tema della conoscenza del rischio è fondamentale per affrontare le conseguenze di un terremoto. Il fatto che qui la gente fosse preparata ad un possibile terremoto grave ha reso la situazione più fluida. E a completare il quadro è stata la perfetta rispondenza di tutti i meccanismi operativi che devono scattare in questi casi.
A Mormanno è stata necessaria l’evacuazione dell’ospedale, come spiega il sindaco Guglielmo Armentano:
L’ospedale è stato fatto evacuare da medico di turno perché non riusciva a gestire pazienti nel panico. Da un primo sommario sopralluogo fatto dai tecnici sembra non ci siano situazioni di criticità tali da non consentire la riapertura della struttura.
La popolazione, spaventata dal terremoto, ha trascorso la notte nelle auto e per le strade, ma fortunatamente non si sono interrotte le circolazioni dei treni nè tantomeno i voli in queste due regioni.
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