Alzo subito le mani… Il progetto è ancora in fase sperimentale e non credo arriverà mai a produrre una tecnologia matura. Mi piace comunque l’idea di ottenere petrolio dall’aria e dall’acqua – ma per ora ci vuole troppa energia, e quindi si potrebbe forse pensare a questa idea solo quando avremo grandi quantità di energia rinnovabile… Si parte dalla soda caustica, capace di catturare l’anidride carbonica dell’atmosfera e formare carbonato di sodio. Con qualche passaggio si ottiene CO2 pura.
Dall’aria si distilla l’umidità e con un processo elettrolitico si divide l’ossigeno dall’idrogeno. Quest’ultimo finisce, in una combinazione con il biossido di carbonio, per produrre metanolo. L’ultimo passaggio è la trasformazione di metanolo in idrocarburo…
Secondo Tim Harrison – è a capo dell’azienda inglese Air Fuel Synthesis che ha sviluppato questo processo – il carburante prodotto non solo è più chiaro e più pulito rispetto al petrolio tradizionale, ma può essere utilizzato nei veicoli attualmente in circolazione senza apportare alcuna modifica al motore.
Il nostro uomo aggiunge che lo
scopo è realizzare carburante su vasta scala nei prossimi 15 anni. La sfida è di rendere l’Inghilterra un posto migliore dove vivere. Puoi cambiare l’economia di un’intera nazione se sei in grado di produrre carburante senza importarlo dall’estero.
Nonostante le difficoltà collegate all’aspetto energetico, questa azienda del nord-est inglese è riuscita a trovare un buon numero di finanziatori. Questo lungo processo è il risultato di due anni di ricerche e di spese dell’ordine di 1,3 milioni di euro. L’azienda ha l’intenzione di arrivare alla costruzione di una grande raffineria.
Questo perché i costi di questa tecnologia oggi sono proibitivi, ma il managemente dell’azienda inglese è convinta di tagliarli notevolmente. Come dichiara il professore Klaus Lackner della Columbia University:
Comprai il mio primo cd nel 1980 a 20 dollari. Oggi ne puoi fare uno per meno di 10 centesimi. Il costo della lampadina, tanto per fare un esempio, è sceso di circa 7.000 volte durante il secolo scorso.