Una nuova giornata di tensione a Cagliari, il problema dell’Alcoa resta irrisolto e gli scontri tra operai e forze dell’ordine si fanno sempre più frequenti. Nonostante i lavoratori abbiano dichiarato di voler manifestare pacificamente, sembra che ciò sia praticamente impossibile.
Ieri mattina gli scontri sono avvenuti a Cagliari, quando operai e sindacalisti, circa cento persone, si sono presentati davanti all‘Assessorato Regionale del Lavoro per chiedere risposte concrete sulla questione degli ammortizzatori sociali, ma quando un gruppo di manifestanti ha cercato di entrare nello stabile, è scoppiato il putiferio.
Il risultato è: quattro feriti, tra cui due agenti di polizia, un delegato della Rsu e la segretaria della Uilm del Sulcis. negli scontri è stato usato un estintore e una porta a vetri è andata in frantumi. Per fortuna nulla di grave, ma la situazione sembra ormai insostenibile.
Daniela Piras, che è rimasta contusa durante gli scontri, ha raccontato di essere stata presa a calci:
Siamo entrati tranquilli e volevamo chiedere un incontro con l’assessore, ma la guardia giurata ha chiuso la porta a vetri e ci hanno intimato di uscire. Poi è scoppiato il parapiglia e mi sono ritrovata in terra.
Roberto Usai della Cisl invece è stato trattenuto in Questura, poi rilasciato e denunciato per violenza e lesioni a pubblico ufficiale. La Piras continua spiegando che la manifestazione non aveva intenti violenti e aggiunge:
Di tutte le medaglie che ci siamo messi in questi mesi quella di oggi è un nastro nero, non abbiamo mai portato avanti le nostre istanze in situazioni simili.
Mauro Pili del PDL, invece, se la prende direttamente con le forze dell’ordine:
Il ritorno dei manganelli contro i lavoratori di Alcoa è un episodio di una gravità inaudita, deplorevole e senza precedenti. Se non si ferma questa deriva violenta nelle prossime ore temo che la situazione possa sfuggire al controllo dello stesso ordine pubblico.
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