Secondo il progetto Sentieri dell’Istituto superiore della Sanità, l’inquinamento, causato in particolare dall’Ilva, ha prodotto un incremento della mortalità del 10%, i decessi per tumore hanno registrato un +12%, e un +306% dei mesoteliomi.
Sono i ‘nuovi’ drammatici dati diffusi da Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi, e Alessandro Mariscotti, presidente di Peacelink Taranto, Dati che sono stati divulgati in polemica con i ministri dell’ambiente e della salute
perché dicevano che erano in fase di elaborazione.
Corrado Clini ha risposto querelando l’esponente dei Verdi, ed ha spiegato che tali dati non sono ufficiali e comunque verranno pubblicati entro la metà del mese di ottobre.
Il ministro si preoccupa soprattutto per la
diffusione di notizie false che generano allarme tra la popolazione e mirano ad intimidire le autorità competenti in materia di protezione dell’ambiente e tutela della salute. Bonelli dovrà dimostrare le sue accuse davanti a un giudice. Senza dimenticare peraltro che, nel maggio scorso, Bonelli è già stato giudicato dalla popolazione di Taranto che lo ha sonoramente battuto alle elezioni comunali.
Angelo Bonelli ribatte affermando che
Questi dati sono a conoscenza di tutti a partire dal 30 marzo scorso. Lo studio conferma il nesso di causalità tra morte e inquinamento.
E aggiunge
le parole e le fantasie di alcuni ministri che vogliono dire che non c’è un nesso di causalità, che in fondo a Taranto il dato sulla mortalità è inferiore rispetto a Lecce, come ha detto il ministro Clini, devono essere consegnate a una pagina bruttissima della storia del nostro paese.
Come rileva Alessandro Mariscotti:
Il dato veramente preoccupante è quello dei bambini, per i quali si registra un +35 per cento di decessi sotto un anno di età.
Si rilevano aumenti significativi nella mortalità anche per patologie non tumorali – malattie del sistema circolatorio, del sistema respiratorio e dell’apparato digerente.
Secondo il ministro dell’ambiente sono stati sparati troppi numeri:
Gli interventi tecnologici fatti in questi ultimi due anni hanno ridotto l’inquinamento di diossina di centinaia di volte, ma fino al 2010 l’Ilva di Taranto ha avuto un ruolo importantissimo a livello europeo come sorgente di emissioni di diossina, in quantità assolutamente importanti. Purtroppo l’inquinamento di decenni ha contaminato i suoli, ha determinato l’intossicazione degli animali e probabilmente anche danni alle persone.
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