La temperatura del Pianeta cresce: la media globale è di oltre 0,15 gradi per decennio dagli anni ’70.
A ricordare i dati sul riscaldamento globale l’ esperto del Focal point dell’ Ipcc (il panel delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) per l’ Italia, Sergio Castellari.
E’ COLPA DELL’ UOMO
Le misurazioni satellitari, rileva l’ esperto, dal 1978 hanno mostrato che “non esiste un’ apprezzabile variazione nel riscaldamento solare negli ultimi 30 anni” e che il recente riscaldamento globale non può essere spiegato con l’ attività solare o altri fattori naturali. Le conseguenze principali sono la diminuzione dei ghiacciai e del ghiaccio marino Artico, mentre aumentano le temperature superficiali globali, temperature della troposfera, temperature globali degli oceani, il livello globale dei mari, il vapore acqueo, l’ intensità delle piogge, la precipitazione negli extra-tropici, l’ intensità degli uragani, la siccità, gli estremi di alta temperatura, le onde di calore.
UN AUMENTO SUL LUNGO PERIODO
E anche se negli ultimi anni le temperature sono cresciute più lentamente (La Nina 2007 e 2008), questo non significa che il prossimo anno sarà necessariamente più caldo di quest’ anno ma l’ aumento è sul lungo periodo. I cambiamenti climatici sono in corso e, avverte Castellari, gli impatti colpiscono “i sistemi naturali ed umani sia dei Paesi sviluppati che dei Paesi in Via di sviluppo“.
Per questo è “necessario adattarsi a livello locale, regionale e nazionale, con politiche di mitigazione“.