Normalmente noi pensiamo al carcere come il luogo nel quale finiscono i criminali, e dove si scontano i debiti con la società per quello che si è compiuto. E a volte si ottengono degli sconti, ma solo grazie a provvedimenti di legge. In Brasile, sembra che ai prigionieri venga data la possibilità di ridurre le loro condanne se portano un po’ di luce al mondo producendo energia elettrica.
Almeno è quelo che racconta un quotidiano brasiliano, il Jornal Nacional. Secondo questo media, nel carcere di Santa Rita do Sapucaí, seguendo il consiglio di un giudice locale, è stata installata una cyclette in grado di generare energia elettrica che permette quindi da una parte di mantenere i detenuti in uno stato di buona forma fisica, ma anche di contribuire a un bene maggiore: la produzione di energia pulita – anche se in quantità limitata ovviamente.
Per ogni 16 ore trascorse a pedalare i detenuti dimostrano una buona volontà che viene tradotta dai giudici in una riduzione della loro pena di un giorno. L’energia che producono viene utilizzata per illuminare dei lampioni che altrimenti rischierebbero di restare spenti, rendendo la comunità locale un luogo più sicuro per tutti durante la notte.
Ovviamente usare la cyclette non è obbligatorio, ma pare che buona parte dei detenuti la utilizzino, senza pensare troppo allo sconto di pena.
Ero un po ‘cicciottello
ha detto uno di loro, e con la cyclette
ho perso circa nove libbre.
Visti i positivi risultati ottenuti finora, sembra che il carcere brasiliano abbia l’intenzione di aumentare la produzione di energia elettrica attraverso questo mezzo – e quindi di ridurre il girovita dei detenuti, le bollette elettriche e le emissioni di carbonio -, per rendere il mondo un posto più luminoso.
Un’ottima idea mi sembra che dovrebbe essere esportata anche altrove – ma forse in Italia siamo un po’ refrattari alle buone idee…