Green Night: il divertimento si fa ecosostenibile

di Redazione 414 views0

Anche il divertimento del sabato sera può diventare ecosostenibile. L’iniziativa è stata lanciata da Green Night, il progetto si propone di coinvolgere quanti più locali possibile per cercare di dare vita ad una catena di divertimento a impatto zero.

Pensate solamente al semplice fatto di dovervi recare da casa vostra a un locale: utilizzare la bicicletta o i mezzi pubblici può essere la soluzione migliore, ma troppo spesso non è così. Solitamente ognuno arriva con la propria macchina direttamente sul posto e questo non contribuisce di certo ad abbassare l’inquinamento.

Ma non è finita qui: pensate al cibo, al riscaldamento ed alla rete idrica, ci sono tantissimi modi per far sì che il risparmio energetico arrivi anche all’interno dei locali, senza intaccare l’effetto sulla gente che li frequenta, il divertimento rimane assicurato.

Green Night è un progetto proposto dal Centro Antartide di Bologna on la collaborazione di Legambiente Reggio Emilia, WWF Rimini e coop Il Millepiedi con il sostegno della Regione Emilia-Romagna tramite il bando INFEA. Riportiamo qui di seguito gli obiettivi che si intendono raggiungere:

  • Con una serie di interventi infrastrutturali e gestionali sul locale, volti a ridurre la quantità di risorse consumate e l’impronta ecologica del locale: dall’energia elettrica utilizzata al sistema di illuminazione, dai bicchieri in cui sono serviti cocktail e bevande ai prodotti alimentari consumati, dallo smaltimento dei rifiuti dentro i suoi spazi al trasporto dei suoi clienti, dall’uso dell’acqua nei suoi bagni … fino alla cura della salute di chi lo frequenta
  • Un piano di comunicazione che valorizza gli interventi adottati con l’obiettivo di far collaborare attivamente il pubblico, sensibilizzare, promuovere l’impegno del locale e dei partner.

Sul sito ufficiale di Green Night si possono scoprire anche molte curiosità sui dati dell’inquinamento, un’ulteriore motivo di riflessione, come il fatto che il 70% delle emissioni di un locale derivi proprio dal trasporto e 45 mila tonnellate di anidride carbonica sono quelle che si producono ogni anno in Italia per l’organizzazione di eventi.

Photo Credits | Thinkstock

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