La Shell rinuncia ai biocarburanti coltivati sulle terre indigene in Brasile

di Redazione 102 views0

E’ una decisione storica quella della Shell, che ha finalmente deciso di non appropriarsi più della canna da zucchero proveniente dalle terre indigene rubate in Brasile. Tutto questo è avvenuto dopo una lunga lotta di protesta da parte degli indigeni Guaranì e da Survival International.

L’azienda in questione era la Raizen, azienda di biocarbutanti sotto la Shell, costituita nel 2010 da quest’ultima insieme alla Cosan, colosso dell’etanolo. Con l’intento di produrre biocarburanti estratti dalla canna da zucchero, sono state sfruttate piantagioni appartenenti agli indigeni Guaranì. La loro terra è stata rubata e molti di loro sono morti assassinati, ma finalmente la Raizen ha firmato un accordo per fermare definitivamente l’acquisto di canna da zucchero proveniente dalle terre indigene rubate.

D’ora in poi la Raizen si impegna a consultare il Funai, dipartimento brasiliano agli affari indigeni, ogni volta che dovrà compiere investimenti o espansioni territoriali in aree che potrebbero essere di appartenenza indigena. Fino ad oggi i Guaranì sono stati costretti a vivere ai limiti dell’emarginazione, in luoghi sovraffollati e privi di diritti, questa per loro è una grande vittoria.

Dalla comunità di Valdelice Veron, che si trova nel Mato Grosso do Sul, i Guaranì hanno raccontato che i loro fiumi sono stati inquinati a causa dei pesticidi utilizzati nelle piantagioni, ma finalmente potranno riappropriarsene e riavere la loro acqua. La Raizen si impegna ad andarsene pacificamente e offrendo un contributo alle popolazioni danneggiate:

Vogliamo che il nostro ritiro sia di buon esempio per tutte le aziende che verranno. Ci impegniamo a rispettare le terre indigene indicate dal Ministero della Giustizia.

Entro il prossimo 25 novembre, quindi, l’azienda smetterà una volta per tutte di acquistare la canna da zucchero in quei territori. Dalla Survival International, che si è impegnata fortemente per liberare le terre indigene, hanno commentato:

La decisione della Raizen è una notizia eccellente per i Guarani, che sono stati lasciati morire sul ciglio della strada e sono stati cacciati via dalle loro terre a causa delle piantagioni di canna da zucchero. Altre aziende devono seguire l’esempio della Raizen e smettere di finanziare il furto della terra guarani. È arrivato il momento che il mondo prenda coscienza che i biocarburanti brasiliani sono macchiati di sangue indigeno.

Photo Credits | Getty Images

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