In base all’ultimo aggiornamento ANSA, che risale a pochissimi minuti fa, il numero delle vittime del terremoto in Emilia è salito a dieci, e sono già molti gli edifici danneggiati, soprattutto a Mirandola e a Cavezzo.
Girano già in rete le immagini del duomo di Mirandola completamente devastato, per il momento le morti certe sono nove, ma potrebbero salire a dieci o anche più: tre a San Felice, due a Mirandola, uno a Concordia e uno a Finale e sono molti anche i feriti. E’ crollata parte del Duomo di Carpi e potrebbe essere morto il parroco.
Dal Friuli Venezia Giulia la Protezione Civile ha reso noto che il terremoto è stato avvertito in tutto il Nord Italia, fino in Austria. Per il momento il numero delle vittime e dei danni è provvisorio, chiunque si trovi nelle zone terremotate, mantenga libero l’accesso al wi-fi, le linee telefoniche sono bloccate e la rete è l’unico modo che gli sfollati hanno per comunicare.
Mentre l’Italia trema e si diffonde il panico tra la gente, da Nord a Sud, queste sono state le parole di Mario Monti, il Premier ha assicurato che lo Stato farà del suo meglio:
Assicuro che lo Stato farà tutto quello che deve fare, che è possibile fare, nei tempi più brevi, per garantire la ripresa della vita normale in questa terra così speciale, importante e produttiva per l’Italia. Voglio invitare i cittadini ad avere fiducia. Il cordoglio del governo e mio personale.
A parlare è anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:
Sono certo che supereremo questo momento. La mia solidarietà va a tutte le persone coinvolte negli affetti, e nelle loro possibilità di lavoro.
Sull’accaduto è intervenuta Elsa Fornero, Ministro del Lavoro:
Il terremoto è naturale, ma non è naturale che crollino gli edifici a ogni scossa. In altri Paesi non succede.
Nel pomeriggio, invece, il Ministro degli Interni Annamaria Cancellieri sarà a Modena, per visitare le zone colpite dal sisma.
Vasco Errani, Governatore dell’Emilia Romagna, ha rassicurato la popolazione:
Faremo tutto quello che è possibile per assicurare l’assistenza e mettere in sicurezza i cittadini. Assicuriamo che si farà tutto quel che si deve fare, dando ai sindaci e ai presidenti delle Province la certezza che si ricostruirà: riconosceremo i danni a imprese e cittadini e individueremo un percorso per uscire dall’emergenza. L’Emilia Romagna non sarà lasciata sola, stiamo lavorando per dare un risposta che un Paese grande come l’Italia deve saper offrire.
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