Domani verrà spento l’ultimo reattore nucleare giapponese ancora funzionante. Purtroppo non si tratta di una scelta del governo giapponese di cambiare rotta su questo tema, ma solo di una serie di controlli di routine a cui si aggiungono una serie di crash test.
Dopo il disastro di Fukushima, il governo gi nucleare, è diventato molto attento ai problemi di sicurezza, ma non ha ancora deciso di abbandonare l’atomo. Anzi dovrebbe costruire dodici nuovi reattori nei prossimi anni.
Greenpeace sta cercando di forzare l’opinione pubblica – la maggioranza dei giapponesi è ormai contraria al nucleare. Secondo Junichi Sato, direttore esecutivo di Greenpeace Giappone
è importante che il popolo giapponese venga preservato da ulteriori rischi relativi al nucleare mentre centinaia di migliaia di persone continuano a subire gli effetti del disastro di Fukushima. Un Giappone senza nucleare è un Giappone più sicuro. Per garantirsi un futuro di prosperità, il nostro Paese deve rottamare il nucleare a vantaggio delle rinnovabili.
Secondo lo scenario energetico “Energy [R]evolution – Japan” presentato da Greenpeace, il paese potrebbe fare a meno del nucleare attraverso interventi di efficienza energetica, sviluppo delle rinnovabili e migliore gestione della domanda energetica.
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