Avete mai pensato a quante siano le emissioni sui set cinematografici? Spesso e volentieri vengono riprodotte, seppure in maniera ridotta, delle città o comunque tutte quelle azioni che compiamo nel quotidiano, dal più semplice fare il bucato ad una corsa in macchina: in entrambi i casi, l’inquinamento è una costante.
Come ridurre le emissioni sul set, quindi? In occasione del prossimo Festival di Cannes, il 17 maggio, sarà presentato il protocollo per i film a impatto zero, Edison Green Movie, una nuova certificazione che quantifica il rispetto ambientale delle pellicole. Insomma, come per le imprese e le aziende e come dovrebbe essere nel nostro quotidiano, anche il cinema prende una svolta green e si fa molta più attenzione alle emissioni.
L’idea nasce da Edison, la più antica società energetica italiana, e Tempesta, giovane casa di produzione cinematografica. Carlo Cresto-Dina, amministratore unico nonché fondatore di Tempesta, ha così spiegato questa interessante iniziativa:
Durante le riprese i set sono come piccole città dove si fa tutto quello che avviene nel mondo reale. Oltre a girare e a recitare, infatti, si mangia, si beve, si dorme, si fa l’amore. E, soprattutto, si inquina. Per questo abbiamo creato un modello coerente per rendere queste piccole città provvisorie più sostenibili. Di primo impatto può sembrare difficile doversi adattare. Ma la verità è che il nostro protocollo non complica la vita, ma la semplifica perché permette di pianificare meglio le azione e di risparmiare. Non solo in materia d’inquinamento, ma anche in termini economici. Visto che, adottando le nostre regole di razionalizzazione il budget delle produzioni può essere ridotto anche del 5%. Per questo sono molti gli operatori, italiani e stranieri, a cui potrebbe interessare. Infatti, abbiamo intenzione di proporre il protocollo anche alle grandi case di produzione. E di coinvolgere nella nostra rivoluzione verde anche gli attori che dovranno impegnarsi in prima persona adottando nuovi comportamenti.
Fino ad ora l’inquinamento prodotto dall‘industria cinematografica, in effetti, è stato sempre sottovalutato: trasporti, consumo energetico, sul set si inquina anche più che nella vita reale, basti pensare ad un semplice ciak in nottura per capire quanto energia viene consumata. L’idea di un bollino verde che attesti l’impegno green delle case cinematografiche è un’idea più che lodevole, speriamo che possa essere accolta positivamente a Cannes.
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