Ha diversi nomi – Thimerosal, Tiomersale, mercuriotiolato, etilmercuriotiosalicilato, o ancora sodio timer fonato – che servono per indicare un composto che contiene etil mercurio.
Questa sostanza viene usata per evitare che nei vaccini multidose possano crescere batteri e funghi, e rientra nel processo di fabbricazione di alcuni prodotti immunizzanti contro la pertosse, il tetano, la difterite – e pure la pertosse, l’epatite A, l’epatite B, e l’influenza, compresa quella suina.
La presenza di piccole quantità di mercurio nei vaccini è vietata dall’inizio del secolo negli Stati uniti, perché l’FDA nel 1999 intimò alle case farmaceutiche di eliminare il thimerosal dai vaccini, mentre in gran parte del resto del mondo – compresa l’Italia – continua ad essere utilizzato.
Le fiale multidose di vaccino sono utilizzate perché occupano meno spazio e riducono gli sprechi, diminuendo quindi i costi della vaccinazione. E in diversi paesi la presenza di un conservante è addirittura un requisito normativo. Secondo uno studio indipendente del comitato consultivo globale sulla sicurezza dei vaccini, non c’è alcuna prova scientifica che la quantità di Thimerosal utilizzata nei vaccini rappresenti un rischio per la salute. E altri esperti hanno confermato queste conclusioni.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità non ci sarebbero alternative. Eliminare il Thimerosal dai vaccini richiede o l’utilizzo di altri conservanti o il ricorso a vaccini monodose. Entrambe le alternative comporterebbero costi significativi – e proibitivi in particolare per i paesi poveri – attualmente almeno il 64% di tutti i neonati e i bambini di oltre 120 paesi nel mondo sono immunizzati con vaccini multidose contenenti Thimerosal.
Chi non volesse dare ai figli un vaccino non contenente il Thimerosal può ricorrere a vaccini combinati che contengono quattro, cinque e presto anche sei vaccini in un’unica iniezione. Tali combinazioni possono contenere i vaccini obbligatori e anche alcuni di quelli facoltativi come l’antihaemophilus B e l’antipertossico. Attenzione però che l’iniezione di questi baccini polivalenti può causare dei sovraccarici vaccinali.