Qualche mese dopo la morte – causata da una leucemia acuta – di un operaio di 40 anni che era stato impegnato presso la centrale nucleare di Fukushima, un’altra “coincidenza” sospetta.
Otsuka Norikazu, noi italiani fino a poco tempo fa non sapevamo chi fosse, fino a quando nei mesi successivi all’incidente di Fukushima non cercò di tranquillizzare i telespettatori mangiando delle verdure raccolte nella zona del disastro.
Ora questo famoso presentatore televisivo giapponese – che potrebbe essere considerato l’equivalente del nostro Pippo Baudo – ha la leucemia.
Sembra che Norikazu abbia percepito dei giorni scorsi un nodulo al collo, e dagli esami medici effettuati in ospedale sia risultato affetto da leucemia linfatica, una forma può essere guarita nel 30-40% dei casi.
Immagino già il coro di chi affermerà con sicurezza assoluta che la leucemia del presentatore non possa essere causata dalla verdura di Fukushima, che ci vogliono anni di radiazioni perché questo avvenga.
Io mi limito a rilevare che noi non conosciamo gli effetti di quantitativi massicci di radiazioni sul corpo umano. L’unico precedente che ha generato letteratura medica in proposito quello delle bombe su Hiroshima e Nagasaki, due eventi che hanno caratteristiche diverse da un incidente nucleare, diverse sono le sostanze disperse nell’ambiente – e il modo in cui sono disperse. Chernobyl, anche in questo, purtroppo è stata un’occasione perduta.
Comunque, al di là di tutto, il manifestarsi di due coincidenze come queste farà scattare nell’opinione pubblica dei dubbi che non potranno essere smentiti da battaglioni di cosidetti esperti.
Quello che è sicuro è che nei prossimi anni in Giappone cresceranno il numero di malati di tumori e leucemie. Molti di loro saranno tra quelli che sono stati tranquilizzati dal Pippo Baudo giapponese ed hanno continuato ad acquistare e consumare riso, pesce e verdure coltivate in zone contaminate dall’incidente nucleare.
Un’ultima annotazione dopo l’episodio del politico che ha bevuto l’acqua di Fukushima, inizio a capire qualcosa in più della cultura che ha prodotto i kamikaze.
DANX 15 Dicembre 2011 il 16:08
TV oppio dei popoli industrializzati!
E’ vero, chissà quanti giapponesi avranno mangiato cibo proveniente da quelle zone ricche di radioattività come se nulla fosse, solo perchè l’ha fatto uno in TV.
Più che TV oppio, forse bisogna parlare di mente umana fatta e strafatta di oppio sin dalla notte dei tempi, visto che lo spirito di emulazione e omologazione forzata di usi e costumi è sempre stata a livelli allarmanti.
Purtroppo la gente, sia ricchi che poveri, sia famosi che sconosciuti, badano solo al presente: se mangio una verdura di Fukushima ovvio che ORA non mi succede niente.