Inizio tragicomico dell’appena eletto ministro dell’Ambiente Corrado Clini. Nel suo primo intervento nella nuova veste davanti ai microfoni della trasmissione radiofonica Un giorno da pecora di Radio Rai 2, riesce a scontentare il 100% degli ambientalisti più tutti quelli che hanno votato no all’ultimo referendum contro il nucleare.
Da buon nuclearista convinto, il neo-ministro ha sostenuto che
il ritorno al nucleare è una opzione sulla quale bisognerebbe riflettere molto, anche se quello che è avvenuto in Giappone ha scoraggiato.
Come capita spesso ai nuclearisti si dimentica del referendum che ha bocciato il nucleare, e soprattutto di ricordare che nella centrale di Fukushima, come ammette la stessa Agenzia dell’Onu per l’energia nucleare – l’AIEA -, si sia arrivati al melt-through, ovvero il combustibile nucleare è arrivato a fondere – almeno in parte – il o i reattori – e quindi è stato, o è, a diretto contatto con l’ambiente.
Insomma, siamo davanti al più grande disastro nucleare civile mai conosciuto dall’umanità – e in larga parte censurato – e quello che dovrebbe essere il ministro dell’Ambiente dice che
la tecnologia nucleare rimane ancora una delle tecnologie chiave a livello globale
o ancora che
bisogna valutarla.
Il neo-ministro in chiara confusione mentale è riuscito anche a prendere posizioni a favore degli OGM – anche se non per uso alimentare. Secondo Clini
gli OGM in molti casi fanno bene
e si dice
favorevole ad usare OGM nelle zone marginali dove c’è aridità e dove c’è dissesto idrogeologico.
A proposito fa anche un esempio:
in alcune zone appenniniche
si potrebbero studiare piantumazioni ad hoc che possano conservare la sicurezza dei suoli e aumentare l’assorbimento del carbonio.
Al che sorge una domanda: non sarebbe più semplice rispettare l’equilibrio idrogeologico del Paese stanziando magari qualche fondo in tema – ed evitare speculazioni edilizie?
Visto che non si voleva far mancare niente Corrado Clini non si è dimenticato nemmeno della TAV, che è assolutamente da fare, e del Ponte
ingegneria bellissima
ma bisogna capire se sia una priorità per il paese.
Dopo aver detto tante sciocchezze, il neo-ministro ritratta in parte solo sul nucleare:
non ho certo intenzione di riaprire una questione già risolta in modo chiaro con il referendum. E sono impegnato da anni nella promozione e nello sviluppo delle energie rinnovabili.
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