Stop al miele OGM in Europa

di Redazione 139 views0

In Europa è vietata la vendita di miele contaminato da OGM, lo sostiene la Corte di Giustizia Europea, dopo una controversia sorta tra un apicoltore amatoriale tedesco e il proprietario di alcuni terreni in cui era stato coltivato il mais del Monsanto MON 810, quindi geneticamente modificato.

Il proprietario dei terreni ha ottenuto l’autorizzazione nel 1998, ma l’apicoltore (gli alveari si trovano a 500 metri dai terreni) nel 2005 ha riscontrato la presenza del DNA del MON 810 e proteine transgeniche nel polline prodotto nei suoi alveari. A questo punto l’apicoltore si è rivolto al giudice, ritenendo che il miele contaminato non fosse più un prodotto “integro” da destinare al consumo. La sentenza della Corte è stata che OGM e agricoltura biologica non possono coesistere, ma ad intervenire è anche Greenpeace.

Sulla decisione della Corte, ha commentato Federica Ferrario, responsabile campagna OGM di Greenpeace:

La decisione della Corte di Giustizia europea conferma che l’agricoltura OGM non può coesistere con quella convenzionale e biologica. Quando un OGM viene coltivato, la contaminazione è inevitabile. La Monsanto deve essere ritenuta responsabile di questo inquinamento genetico e risarcire gli apicoltori colpiti. La decisione della Corte conferma la linea della tolleranza zero per la contaminazione illegale da OGM. Le coltivazioni illegali di mais OGM, recentemente scoperte nelle province di Pordenone e Udine, stanno provocando lo stesso genere di contaminazione avvenuta in Germania. Vogliamo proteggere la nostra agricoltura e le nostre produzioni alimentari? Chi risarcirà adeguatamente gli apicoltori e gli agricoltori onesti che in Friuli sono a rischio contaminazione? E chi sono i complici dei folli che hanno seminato illegalmente OGM in Friuli?

La Ferrario, a nome di Greenpeace, chiede al Ministro per l’Agricoltura Saverio Romano di adottare alcune clausole per salvaguardare l’agricoltura biologica e vietare definitivamente l’OGM in Italia. In Europa sono ancora molti i Paesi che praticano la coltivazione OGM, ma molti altri hanno preferito salvaguardare l’agricoltura biologica

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