Alla fine del 2010 sul territorio italiano c’erano circa 36 milioni di autovetture. Solo una cifra compresa tra il milione e mezzo e i due milioni è rappresentata dai veicoli con alimentazione a metano o a GPL.
Ancora troppo poche visto che, in attesa della vettura ad emissione zero, il Gpl ed il metano rappresentano la migliore alternativa ecologica nel breve periodo. Per chi sta pensando di installare un impianto a gas sulla propria vettura, o chi vuole cambiare mezzo per scegliere un auto più ecologica, ho riassunto i pro e i contro delle due scelte.
- Alla stazione di servizio il metano costa meno del GPL;
- L’impianto a metano costa circa il doppio dell’impianto a GPL – ma è sempre meglio farsi fare un preventivo;
- Le auto alimentate a Metano possono essere parcheggiate in tutti i garages, anche sotterranei. Le auto a GPL, se otate di impianto installato dopo il gennaio 2001 e quindi in regola con la normativa R67/01, possono essere parcheggiate in tutti i garages – in quelli sotterranei solo nel primo piano interrato;
- per i traghetti non esiste una regola. Bisogna informarsi presso la singola compagnia di navigazione;
- la rete di distributori che erogano anche il GPL è più capillare, circa 2.856 contro gli 832 del metano; in genere sono concentrati nel centro-nord Italia;
- Il metano è più leggero dell’aria, quindi in caso di perdita, vista la pressione con cui è immagazzinato, tende a disperdersi con grande velocità. L’istituto di certificazione Bureau Veritas norvegese ha classificato il metano con una pericolosità equivalente al gasolio ed inferiore alla benzina. Il Gpl è più pericoloso del metano – più o meno quanto la benzina;
- Con il metano l’auto perde più potenza rispetto ad un auto alimentata a GPL – anche perché le bombole nel primo caso sono più ingombranti e pesanti;
- Il metano non fa spesso gli stessi lunghi viaggi del petrolio, ed arriva alla stazione di rifornimento direttamente dal metanodotto – e non grazie ad autocisterne;
- Il GPL ha tempi di rifornimento più brevi.
Luca 26 Agosto 2011 il 23:30
Se questo è un confronto esaustivo tra i due ecocarburanti siamo messi maluccio.
Comunque:
– i distributori di GPL sono quasi 2.900 (altro che 2.400 come scritto nell’articolo) e scusate se è poco 500 distributori di differenza.
– i distributori di metano sono esattamente 832
Fonte: ecomotori.net
leggo ancora:
“Il metano non ha bisogno di raffinazione, non fa gli stessi lunghi viaggi del petrolio, ed arriva alla stazione di rifornimento direttamente dal metanodotto – e non grazie ad autocisterne”
Per vostra informazione il metano a volte viene estratto come gas grezzo che poi viene separato come metano, propano, butano (che formano il gpl) in percentuali variabili.
Poi il metano allo stato gassoso nei metanodotti non si sposta per opera e virtù dello spirito santo ma per mezzo di potentissimi compressori senza poi parlare del metano liquido (GNL) che viene raffreddato a -167° per essere trasportato via nave.
Documentarsi un po’ prima di fare cattiva informazione sarebbe il minimo sindacale!
roberto bosio 29 Agosto 2011 il 11:58
Per quanto riguarda il dato riferito ai distributori ti ringrazio per la precisazione. Ovviamente io non ero riuscito a trovarlo. Sulla seconda frase c’è un errore – che ho provveduto a correggere – cancellando il riferimento alla raffinazione.
Per quanto riguarda il resto forse non ti è chiaro che su un blog bisogna scrivere ogni giorno, e non c’è spesso il tempo materiale per fare tutti gli approfondimenti che sarebbero necessari. Per questo sono ben accetti tutti gli interventi – anche quelli polemici – dei lettori.