Ecoalberghi: le strutture selezionate da Legambiente

di Redazione 89 views0

Come ogni anno accade, con l’avvicinarsi delle vacanze, Legambiente Turismo ha pubblicato l’elenco delle strutture ricettive che possono vantare l’etichetta ecologica dell’associazione ambientalista.

Si tratta di 402 strutture aderenti – al 31 luglio di quest’anno -, che si trovano per lo più in zone costiere, in città d’arte e in parchi naturali, e che offrono complessivamente circa 65.000 posti letto, per un numero di persone ospitate – ogni anno – pari a circa 6 milioni di persone. Le regioni con più ecoalberghi sono l’Emilia Romagna – il progetto è partito da quì nel 1997 – la Toscana, la Lombardia, la Campania e le Marche.

Quali sono stati i criteri con cui sono state scelte? La fornitura di prodotti tipici della zona in cui sono situate, l’attenzione alla raccolta differenziata ed alla riduzione degli imballi, la riduzione dei consumi di acqua con l’utilizzo di riduttori di flusso, l’uso di lampadine a basso consumo, il cambio della biancheria da bagno solo su richiesta del cliente, l’uso di temporizzatori per l’illuminazione esterna e nelle parti comuni, la scelta di elettrodomestici e caldaie a basso consumo, e l’offerta di servizi di mobilità sostenibile.

Legambiente effettua ogni anno controlli a sorpresa sul rispetto del Decalogo di regole necessarie per ottenere l’etichetta dell’associazione. E sei delle 402 strutture segnalate si vedranno ritirare l’etichetta ambientale entro la fine dell’anno, mentre altre sei sono state rimandate – e ovviamente verranno sottoposte a nuovi controlli al fine di stabilire la corrispondenza agli elevati standard previsti per l’iniziativa. Sette altre realtà hanno riportato la sufficienza.

L’elenco degli ecostrutture disponibile sul sito permette con un colpo d’occhio di paragonare il livello di attenzione ecologica di ogni struttura, perché per ognuna di esse riporta il numero di azioni di rispetto dell’ambiente che l’ecostruttura compie.

Ci sono poi 23 strutture che hanno fatto di più di quanto gli aveva richiesto l’associazione ambientalista. Per questo Legambiente Turismo ha deciso di premiarle.

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