In Australia ad inquinare sono i cammelli

di Redazione 353 views0

 

La notizia è curiosa quanto reale: in Australia ultimamente c’è una forma di inquinamento che è difficile da combattere ma che causa grandi problemi. Se pensate che si tratti di smog da traffico vi sbagliate, parliamo semplicemente dei cammelli. Cosa ci fa questo animale in tale tratto di mondo e, soprattutto come fa ad essere cos’ pericoloso per l’ambiente? La specie è stata importata nell’Ottocento dall’Africa e sin da subito è servita per trasportare  le merci pesanti nel deserto. Oggi se ne trovano almeno un milione e se si calcola che ognuno di essi rilascia scariche di metano pari a una tonnellata di biossido di carbonio all’anno capiamo bene la portata del danno.Meglio ancorse specifichiamo che si tratta di un quarto dell’inquinamento prodotto da un’auto che ogni anno percorre 20 mila chilometri.

A discutere sulla questione anche il Financial Times, che ha messo in prima pagina un articolo sui cammelli in Australia per allargarsi poi all’esigenza di fare presto qualcosa contro l’effetto serra. Tim Moore, direttore di Northwest Carbon, l’organizzazione che ha proposto di sterminare i cammelli ha detto al quotidiano finanziario: “E’ uno di quei problemi di cui nessuno si accorge perchè nessuno lo vede”. Se è vero che spesso viene fuori la questione di eliminare l’animale, è altrettanto sicuro che le proteste degli animalisti non tardano a farsi sentire auspicando un altro tipo di soluzione.

 

I cammelli metterebbero a rischio pure le popolazioni aborigene e distruggerebbero le piantagioni al ritmo di una tonnellata di vegetazione all’anno per esemplare. Il povero animale, per quanto difeso quando necessario, è diventato da anni molto odiato in tutto il Paese e adesso si pensa davvero di allontanarlo in qualche modo, nella speranza che un possibile spostamento di massa non corrisponda alla morte di decine di creature in nome dell’effetto serra, dell’inquinamento e di disastri provocati all’inizio solo dall’uomo.

 

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