Ed entriamo allora nel merito dei quesiti del referendum abrogativo del 12 e il 13 giugno 2011. Ricordiamo che si voterà domenica dalle 8.00 alle 22.00 e lunedì dalle 7.00 alle 15.00. Votando SI ci si esprime a favore dell’abrogazione della norma (ovvero si esprime la propria contrarietà alle leggi approvate). Se invece si vuole che le cose restino come indicate nelle norme, si deve votare NO.
Quesito n. 1: REFERENDUM ACQUA PUBBLICA – ABROGAZIONE AFFIDAMENTO SERVIZIO AD OPERATORI PRIVATI
La scheda numero 1 riguarda l’acqua pubblica ed è contraddistinta dal colore rosso. Si decide in merito all’abrogazione della norma che decide di affidare a gestori privati il servizio di distribuzione dell’acqua pubblica. Ecco il testo del quesito referendario:
“Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall’art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sen tenze della corte di giustizia della Comunità europea” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”.
La normativa sopra indicata si riferisce alla modalità della gestione della distribuzione dell’acqua pubblica. La norma in essere ne consente infatti l’appalto ad aziende private.