Biomasse, grande potenziale poco sfruttato in Europa

di Redazione 41 views0

 Le biomasse forestali rappresentano fonti di bioenergia ampiamente sottoutilizzate. Il potenziale di sviluppo delle biomasse è notevole, di almeno il 50% come media europea, offrendo così un contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi di uno sviluppo sostenibile in campo energetico. È questa, in sintesi, la principale conclusione che si ricava dal progetto “Eubionet III”, varato nell’ambito del programma Intelligent Energy Europe e durato complessivamente 12 anni tenendo conto delle precedenti edizioni. Coordinato dal finlandese VTT Technical Reserach Centre, il progetto ha stimato il potenziale di biomasse solide in 23 Stati dell’Unione Europea e della Norvegia, quantificandolo in circa 157 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio).

La metà dei rifiuti prodotti nell’Unione Europea è biodegradabile
Assumendo, inoltre, che circa la metà dei rifiuti prodotti nell’Unione Europea è biodegradabile e che il valore di questo quantitativo può essere stimato in 37 Mtep, si arriverebbe ad un potenziale totale di biomassa disponibile in Europa di circa 200 Mtep. Si tratta di un quantitativo di energia, per dare un’idea tangibile, sufficiente a coprire tutti i consumi di energia primaria di circa 80 milioni di cittadini europei. La conclusione del progetto “Eubionet” è destinata ad avere ricadute positive a lungo termine.

Commercio internazionale delle biomasse
Lo scopo principale di questo progetto è infatti quello di dare impulso ad un commercio internazionale delle biomasse che abbia i requisiti della sostenibilità e della trasparenza, che sia in grado di superare gli ostacoli posti agli scambi e che renda più sicuri gli utilizzi delle biomasse a fini energetici. Parallelamente, esso persegue lo scopo di migliorare l’efficienza dei costi nelle filiere industriali e di incrementare gli investimenti nelle tecnologie che rappresentano le best practices e nei nuovi servizi per la generazione di calore.

Nuovi standard di qualità dei biocombustibili solidi
La conclusione del progetto ha inoltre permesso di ottenere informazioni utili per la definizione di nuovi standard di qualità dei biocombustibili solidi. A seguito del progetto sarà anche introdotto un nuovo codice doganale per il pellet di legno allo scopo di monitorare questo tipo di commercio a partire dal prossimo anno.
Fonte: La Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>