Sul versante costiero incluso nell’area protetta del Parco Regionale dei Campi Flegrei, le scogliere tufacee di Monte di Procida rendono unico lo scenario a testimonianza di ricorrenti cicli eruttivi di tipo esplosivo plurimillenari che rendono questi costoni veri e propri “monumenti geologici”, al cospetto di aree marine anch’esse protette. Tra le formazioni vulcaniche più famose al mondo nel territorio di Pozzuoli si trova la Solfatara, cratere ellittico ellissoidale ancora attivo. Le fumarole dell’area protetta del Parco Regionale dei Campi Flegrei danno luogo a fenomeni di continue emissioni di vapori ed esalazioni sulfuree.
Le sue tre cime
Il complesso vulcanico del Gauro, con le sue tre cime, è il più alto dell’area protetta del Parco Regionale dei Campi Flegrei, mentre il cratere degli Astroni rappresenta un ecositema particolare per il fenomeno dell’inversione della vegetazione al proprio interno.
Interessante testimonianza della mai sopita forza eruttiva del sistema vulcanico dei Campi Flegrei è rappresentato dal Monte Nuovo proprio a causa delle sue origini. Il Monte Nuovo è un piccolo vulcano di 140 metri che si è originato in una sola notte da un’eruzione del 1538 ed oggi è un’oasi naturalistica.
Fonte di cultura
Il viaggiatore in visita all’area protetta del Parco Regionale dei Campi Flegrei si troverà al cospetto di un mondo naturale che è stato ed è fonte di cultura, ricco di evocazioni e suggestioni letterarie, pittoriche, teatrali, ma anche di affascinanti storie popolari dove uomini, contadini, marinai o pescatori ci lasciano in eredità questo territorio come un tesoro. Da amare, da tutelare, da salvaguardare, da utilizzare, rispettandolo e valorizandolo, con azioni sostenibili per renderlo sempre di più un ricco patrimonio comune.
Per maggiori informazioni visitate il sito web del Parco Regionale dei Campi Flegrei.