Camaleonte -3-

di Redazione 93 views0

 Alcune specie di camaleonti, ma non tutte, possono mutare il colore della pelle. A differenza delle credenze popolari, però, il fine del mutamento di tonalità non è la mimetizzazione, ma la manifestazione di determinate condizioni fisiche o fisiologiche, o di stati emozionali come la paura. Ad esempio durante i combattimenti questi animali assumono, in genere, tonalità più vivaci, come forma di minaccia nei confronti dell’avversario. Infine, influiscono sulla colorazione anche la temperatura e le condizioni di luce.
Il cambiamento di colore di questi rettili è dovuto da alcuni strati di cellule specializzate che si trovano sotto la pelle trasparente dell’animale. Le cellule poste nello strato superiore contengono pigmenti gialli e verdi.

Sostanza cristallina detta guanina
Le cellule dello strato inferiore contengono una sostanza cristallina colorata detta guanina. Le guanofore (cellule della guanina) riflettono una parte della luce incidente, in particolare la luce blu o bianca. Se le cromatofore sovrastanti sono gialle, la luce blu riflessa produce un colore verde. Sotto lo strato delle guanofore e delle cromatofore esiste un terzo strato di cellule melanofore contenenti melanina. Questo strato può scurire o schiarire i colori prodotti dagli strati sovrastanti.

Caratteristiche uniche
Numerose specie di questi rettili vengono vendute come animali domestici; le due di gran lunga più diffuse in Italia sono il Furcifer pardalis e il Chamaeleo calyptratus. Le caratteristiche uniche di questo animale attirano da sempre la curiosità degli esseri umani.

Miti legati a questi animali
Diverse popolazioni africane hanno miti legati al questi animali. Secondo una leggenda del popolo Chewa del Malawi, per esempio, gli dei usarono uno di questi rettili come messaggero per annunciare agli esseri umani l’esistenza di una vita dopo la morte. In Madagascar, dove ne vivono diverse specie, il camaleonte viene visto dalla maggior parte della popolazione con timore e una sorta di soggezione. I Sakalava, una tribù del Nord, ritengono infatti che i camaleonti portino in sé gli spiriti cattivi dei morti.

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