Campagne ecologiche: Robert Redford contro la miniera nella baia di Bristol

di Redazione 115 views0

 La leggenda di Hollywood Robert Redford alza la voce contro il progetto di una gigantesca miniera per lo sfruttamento dei giacimenti di oro e rame nella zona della Baia di Bristol, in Alaska: Redford ha acquistato un’intera pagina del New York Times e pubblicato un articolo sull’Huffington Post per denunciare il rischio di una “tragedia ambientale” e contestare un progetto la cui realizzazione rischierebbe di alterare un ambiente incontaminato e selvaggio dove ogni anno tornano a riprodursi milioni di salmoni rossi, che risalgono lungo il bacino della Baia.

Il progetto della miniera
Un consorzio internazionale di cui fanno parte la anglo-australiana Rio Tinto e la britannica Anglo-American, scrive, vuole costruire la miniera di tre chilometri, un progetto non ancora approvato dallo stato dell’Alaska, al quale si oppongono abitanti e pescatori che temono conseguenze irreversibili per l’ambiente. “Io non sono contrario alle miniere. Sono contrario all’idea di aprire mega-miniere in ambienti cui non appartengono“, scrive l’attore.

Le conseguenze ambientali della miniera
Immaginate un pozzo largo due miglia e profondo 2mila piedi ed una miniera sotterranea profonda un miglio. Questa gargantuesca operazione di oro e rame produrrebbe circa 10 miliardi di tonnellate di rifiuti contaminati, circa 1500 chilogrammi per ogni uomo, donna, bambino sulla Terra“.

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