Questa pianta erbacea usata in erboristeria e in cucina è molto aromatica e può essere confusa con il finocchio. E’ pianta mellifera.
L’aneto è conosciuto fin dall’antichità ed è citato in testi molto antichi e anche nel Vangelo secondo Matteo, dove si dice che nel primo secolo dell’era cristiana, l’aneto era soggetto ad un’imposta come il cumino e le diverse mente.
Dai semi di questa pianta erbacea usata in cucina e in erboristeria si estrae un olio, già conosciuto al tempo dei gladiatori romani, che se ne servivano per cospargersi il corpo prima dei combattimenti. Attualmente, oltre all’impiego medicinale, simile a quello dell’anice verde e del finocchio, i semi dell’aneto si adoperano come condimento dei crauti, delle marinate, dei sottaceti e per profumare i liquori e le confetture.. Le foglie, fresche o secche, sono impiegate per aromatizzare differenti preparazioni culinarie, generalmente le insalate, i pesci, le carni e le salse.
Proprietà digestive
L’aneto in erboristeria è utilizzato per le sue proprietà digestive, aperitive, carminative (favorisce la fuoriuscita dei gas intestinali), antispasmodiche (attenua gli spasmi muscolari, e rilassa anche il sistema nervoso), diuretiche (facilita il rilascio dell’urina) e anti-infiammatorie (attenua uno stato infiammatorio), calmanti e preparatorie per il sonno.
Questa pianta erbacea usata in cucina ed in erboristeria, utilizzata in infusione, l’aneto favorisce la digestione e lenisce i dolori colitici; i semi, in infusione, permettono di fermare il singhiozzo, il mal di testa e la tosse infantile. E’ usata inoltre nei casi di indigestione, vomito nervoso, flatulenza, aiuta l’allattamento, gas intestinali, spasmi, crampi e anche come antisettico intestinale.