Aparine

di Redazione 298 views0

 L’aparine, Gallium aparine L., è una pianta erbacea annuale usata in cucina ed erboristeria della famiglia delle Rubiaceae. L’aparine è conosciuta anche con i nomi di Attaccaroba, Reseghetta, Pelalenghe, Rasparella, Erba taca, Grappaela, Ruggemone, Azzeccamme, Scattalingula.
Questa pianta erbacea annuale è alta dai 20 centimetri a 1,50 metri. Cresce nei boschi, lungo le siepi, nelle macchie di pianura e di collina. Il fusto dell’aparine è gracile, rampicante, avvolgente, quadrato, munito di aculei sugli spigoli, rigonfio, peloso ai nodi, ramificato alla base; ha verticilli di 6-8 foglie, lunghe, lineari, a punta dura con la pagina superiore a margini dotati di peli uncinati. I fiori di questa pianta erbacea usata in cucina e in erboristeria, che fiorisce da maggio a ottobre, sono bianchi, piccoli, in cime peduncolate all’ascella delle foglie con una corolla a 4 petali e due carpelli accostati pelosi; il frutto è lungo 3-4 mm, peloso, globuloso, uncinato; la radice è gracile. L’odore dell’aparine è debole.

Una pianta gracile
Dai nomi popolari risulta evidente che i fusti, le foglie, i frutti di questa pianta erbacea usata in cucina ed erboristeria, si aggrappano tenacemente alle vesti delle persone che le si avvicinano e al pelo degli animali. E’ una pianta gracile, molle e leggera, per sostenersi si aggrappa agli arbusti vicini con i suoi aculei a uncino. E’ molto invadente, la si trova ovunque e per mesi le siepi e le macchie sono costellate dei suoi minuscoli fiori bianchi.

Dal greco apairo
Il nome della specie aparine potrebe derivare dal verbo greco apairo, che significa far presa. Dioscoride spiega, nei suoi scritti, come le pastorelle usassero i fusti dell’aparine, riuniti in fascetti, per chiarificare il latte. I frutti si adoperano come succedaneo del caffé e la radice torrefatta sostituisce la cicoria. Dalla radice si può estrarre una bella tintura rossa.

Proprietà diuretiche
Si utilizza la pianta fresca, raccolta da maggio a setembre, il succo fresco e la pianta essiccata, da essiccare rapidamente per evitare che i fiori anneriscano e va conservata in un luogo asciutto e in ombra. Questa pianta erbacea, usata in cucina e in erboristeria, possiede proprietà diuretiche ed è anche utile in caso di circolazione sanguigna rallentata. Il succo fresco o un cataplasma di foglie fresche triturate, applicati su una ferita, possono arrestare un’emorragia.

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