Energia nucleare: i verdi svizzeri e l’abbandono dell’atomo

di Redazione 61 views1

 Al via un’iniziativa dei Verdi svizzeri per l’abbandono del nucleare. L’ufficio di presidenza del partito, riunito a Berna, si è espresso, infatti, all’unanimità a favore di un’iniziativa popolare per l’abbandono del nucleare entro il 2024 e raccomanda all’assemblea dei delegati, che si riunirà il 9 aprile a Basilea, di dare il proprio benestare. La raccolta delle firme potrebbe iniziare già a maggio. Il testo dell’iniziativa, sulla quale il partito ecologista si attende un’ampia convergenza delle altre forze politiche, è stato già depositato alla Cancelleria federale per l’esame preventivo.

La lezione del Giappone
La catastrofe di Fukushima dimostra purtroppo ciò che gli esperti sanno da tempo, affermano i Verdi in un comunicato: ”non vi e’ tecnologia più pericolosa del nucleare. Le centrali sono estremamente costose, nella costruzione, nella gestione e nello smantellamento e il problema delle scorie non è mai stato risolto”.
L’ufficio di presidenza del partito chiede quindi all’assemblea dei delegati di prendere posizione su lancio dell’iniziativa volta al divieto puro e semplice delle centrali nucleari. Gli impianti vetusti di Muhleberg e Beznau ”devono essere messi fuori servizio nel più breve tempo possibile”; gli altri dovranno venir bloccati al più tardi dopo 40 anni di funzionamento, o molto prima se la sicurezza lo richiede.

L’abbandono dell’atomo
Secondo i Verdi, dal 2024 la Svizzera può fare a meno delle sue cinque centrali atomiche. ”Uscire dal nucleare è una questione di volontà politica e il popolo deve poter scegliere un futuro energetico pulito e sicuro”, si afferma ancora nel comunicato. L’offensiva ecologista contro il nucleare viene portata avanti a due livelli: parlamentare e popolare.

Più energie rinnovabili
Le Camere federali si esprimeranno in merito nella sessione estiva, visto che i Verdi hanno chiesto un dibattito straordinario. ”Diffidiamo tuttavia della reale volontà della maggioranza borghese di abbandonare il nucleare”, ha sottolineato nei giorni scorsi il presidente dei verdi, Ueli Leuenberger. Per questo l’iniziativa popolare consentirà di mantenere la pressione. Per compensare il 40% d’elettricità d’origine nucleare persa, si tratta di risparmiare e accrescere sensibilmente la parte delle energie rinnovabili.

Al bando gli sprechi
Secondo la consigliera nazionale Franziska Teuscher (Be) gli apparecchi ‘divoratori’ di energia e altri riscaldamenti elettrici dovrebbero essere vietati. Per il partito ecologista, analogamente a quanto annunciato dai socialisti (che hanno tuttavia fissato la scadenza per l’uscita dal nucleare nel 2025), occorre dunque risparmiare energia e rafforzare l’efficienza energetica. Una riduzione del consumo di elettricità potrebbe essere raggiunta entro il 2024 con le sole misure di risparmio.

Commenti (1)

  1. Ridurre del 40 % i consumi di 8 milioni di persone? Rimango un po’ perplesso.
    Proponessero qualcosa di sensato, di concreto. E’ facile parlare di “rinnovabili” e spararla lì così, voglio vedere i numeri, i dati reali di quello che hanno intenzione di fare, poi crederò a chi dice no al nucleare…

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