Enel, Fondazione Symbola ed Enel X Way presentano il quarto rapporto “100 Italian e-Mobility stories”
100 eccellenze dell’e-Mobility Made in Italy: storie di imprese, centri di ricerca e associazioni all’avanguardia della mobilità elettrica, essenziale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. E che, dal design alla produzione di veicoli, dalla componentistica alle batterie e alle infrastrutture di ricarica, ci dicono che l’Italia, grazie al suo ampio spettro di competenze e tecnologie lungo tutta la filiera, occupa un ruolo di primo piano nella rivoluzione della mobilità sostenibile.
Infatti, negli ultimi anni, gli italiani hanno visto progressivamente crescere le colonnine di ricarica, le automobili ibride ed elettriche ma, soprattutto, le e-bike e i monopattini elettrici.
Il rapporto presentato oggi da Fondazione Symbola, Enel ed Enel X Way evidenzia la crescita della produzione nazionale di automobili elettriche e ibride – dallo 0,1% della produzione complessiva di autovetture del 2019 a oltre il 40% nel 2021. Ma anche della produzione Made in Italy di e-bike, mentre i monopattini elettrici si attestano come veicolo condiviso più diffuso in Italia.
Il nostro Paese ha chiuso il 2021 con un aumento delle vendite di auto elettrificate (ibride ed elettriche) del 199% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 38,4% del totale immatricolato. Guardando alle immatricolazioni delle auto BEV da gennaio a ottobre 2022, il mercato italiano registra 39.400 unità, con la Fiat 500E ancora in cima alla top 5 delle BEV più vendute nel nostro Paese (5.585 unità ad ottobre 2022).
Il cuore pulsante di questa filiera di eccellenze si trova nella componentistica – settore che vede le nostre aziende prototipare e realizzare motori, statori, freni ed elettronica, fino a scocche e pacchi batterie. Ma anche servizi di sharing, multiutility, soluzioni per la ricarica e relative app.
Inoltre, in Italia avanzano progetti per la realizzazione di gigafactory, come:
- lo stabilimento FIB Teverola 2, nel casertano, che dovrebbe aggiungersi all’omonima Centrale dalla capacità produttiva di 350 MWh;
- il progetto di Italvolt che, a regime, ospiterà 3 mila dipendenti e sorgerà nell’ex Olivetti di Scarmagno, nella provincia di Torino;
- il progetto di Automotive Cells Company (ACC), negli ex stabilimenti Stellantis in provincia di Campobasso, a Termoli: una joint-venture tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, che mira a una produzione di almeno 120 GWh entro il 2030.
“Il rapporto realizzato con Fondazione Symbola racconta una tra le filiere più innovative e dinamiche del Paese” – dichiara Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel. “La strada del cambiamento è tracciata, come dimostrano i numeri e i progetti: imprese, centri di ricerca, università e associazioni che, con talento e passione, sviluppano soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la mobilità elettrica e, in linea con i principi del Manifesto di Assisi, contribuiscono a creare un’economia e una società più a misura d’uomo e, per questo, con ampie prospettive di crescita”.
“Le 100 storie rappresentano l’eccellenza italiana della mobilità elettrica” – aggiunge Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola – e ci dicono che l’Italia è già in campo nella mobilità del futuro. La filiera raccontata da Fondazione Symbola ed Enel ci dice anche che il nostro Paese ha tutte le condizioni per affrontare le crisi. Occorre costruire insieme un’economia e una società più capaci di futuro, più attente alla crisi climatica, più giuste, resilienti, competitive”.
La mobilità sta entrando in una nuova era, più sostenibile ed efficiente. Un settore che vede confermati gli investimenti da parte delle case produttrici e dell’Europa, attraverso il Green Deal – uno degli assi principali della ripartenza.
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